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Riceviamo e pubblichiamo:
Il Liceo Artistico “Preti-Frangipane”, scuola storica del Territorio, che la Città Metropolitana, nella persona del dirigente arch. Giuseppe Mezzatesta, sta sacrificando sulla scorta di logiche opportunistiche a favore di altre istituzioni scolastiche. Quali scelte possono, infatti, trovare ragione nel sacrificare un plesso storico del Liceo Artistico, il plesso Frangipane, che in questi anni è stato sottratto alle normali attività della nostra scuola per lavori di adeguamento sismico e che ora, dopo circa quattro anni di attesa, si è deciso di togliere alla nostra istituzione per destinarlo ad un’altra scuola?
Forse questa visione così miope nasce da una non adeguata conoscenza delle specificità formative dell’istruzione artistica, che richiede di per sé ampi spazi laboratoriali, rotazioni di classi, ambienti per deposito di manufatti e materiali, spazi preposti alla didattica inclusiva per allievi più svantaggiati e luoghi preposti alle mostre didattiche ed alle rassegne espositive di maestri importanti del territorio, aspetti che sono il “sale” della prassi educativa di questa scuola.
Inoltre, per essere ulteriormente chiari, in attesa di poter fruire nuovamente dei locali del Frangipane, questo Liceo ha partecipato ai bandi previsti per le istituzioni scolastiche a valere sui fondi del PNRR Scuola 4.0, che il nostro Istituto si è regolarmente aggiudicati, per un importo complessivo di oltre 350.000 euro, proprio per rinnovare tecnologicamente gli ambienti del plesso Frangipane. Perché allora, dopo ben quattro anni, continuare a negare agli studenti del nostro Liceo artistico le stesse possibilità che altre scuole ed altri studenti nella provincia di Reggio Calabria legittimamente già sfruttano con il PNRR Scuola 4.0? Una decisione di tale portata provocherebbe problemi di diversa natura e, soprattutto, difficoltà per lo svolgimento delle normali attività didattiche poiché al liceo artistico sarebbero sottratti spazi vitali per le aule di progettazione, per le produzioni artistico-laboratoriali dei diversi indirizzi, e possibilità di continuare e implementare i percorsi di orientamento professionale PCTO (ex-alternanza Scuola- Lavoro) già in corso e in convenzione con Soprintendenza e Università, dedicati al patrimonio storico-artistico del Museo d’Arte Frangipane, annesso alla Scuola e sistemato proprio in un’ala del plesso Frangipane.
L’arch. Giuseppe Mezzatesta, dirigente della Città Metropolitana, parla di una cessione temporanea del plesso Frangipane all’Istituto Boccioni- Fermi, la cui sede sarà a sua volta sottoposta a lavori di adeguamento strutturale, ma sappiamo bene che i tempi non saranno brevi e che pertanto tale “soluzione” comprometterà, di fatto, l’offerta formativa della nostra Scuola, limitando fortemente le opportunità di crescita e soprattutto il diritto allo studio dei nostri studenti, che attendono ormai da anni di tornare a vivere una dimensione di normalità!!! Forse per i nostri studenti non esiste il diritto allo studio?
Certi di trovare in voi tutti comprensione verso le nostre rimostranze sia per le pregresse e numerose iniziative di respiro locale e nazionale che la nostra Scuola ha posto in essere negli anni per la promozione e la difesa dei beni artistici della città e della Regione, sia per la missione culturale che puntualmente porta avanti in nome dell’arte e della bellezza, chiediamo di sostenerci in questa battaglia, che non è solo in difesa della nostra scuola ma in difesa di un’Istituzione storica fondata da Alfonso Frangipane, che ha dato lustro alla cultura della città e potremmo dire a ragione a quella di tutta la Regione. Molti maestri che sono rappresentati con opere significative nel Museo d’Arte Frangipane sono stati docenti della scuola e hanno collaborato con Alfonso Frangipane per l’organizzazione delle famose Biennali di arte calabrese, e grazie alla mediazione del Nostro hanno contribuito al decoro artistico di palazzi cittadini della Ricostruzione post-terremoto 1908, oggi sedi della Città Metropolitana (vd. palazzo Corrado Alvaro) e dell’Amministrazione Comunale (vd. palazzo San Giorgio), oltre che del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” e della Pinacoteca Civica. Basterebbe questa riflessione per considerare il Liceo Artistico di Reggio Calabria scuola unica nel nostro Territorio e istituzione formativa da tutelare e valorizzare e non certamente da mortificare per calcoli dettati da opportunità politiche. Sia chiaro che, ove questa Amministrazione dovesse perseverare nelle scelte ad oggi adottate unilateralmente, sarà ricordata per aver decretato la fine di una Istituzione storica della nostra città, una responsabilità che sarà ricordata a imperitura memoria».
Il dirigente scolastico Catena Giovanna Moschella
(foto di repertorio)

