Tutti gli articoli di Società
PHOTO
Era stato per tanto tempo il rifugio di un clochard che poi aveva perso la vita. Oggi il Centro Polifunzionale di Servizi alla Residenza, meglio conosciuto come Casa delle Associazioni nel quartiere di Tremulini è un gigante sporco, con le finestre più basse inutilmente murate. A fare da contorno ci sono rifiuti e ceneri di rifiuti, al pari puzzolenti, con tanto di mosche. Questo lato del centro è facilmente visibile poiché situato di fronte a piazza del Popolo. A qualche metro di distanza i reggini vanno a fare la spesa.
Rischio sicurezza e incolumità
Ancora più preoccupante è quello che succede nel lato opposto della struttura. In un passaggio ricoperto di spazzatura c’è un insolito viavai di persone. E di fronte c’è una scuola che tra pochi giorni tornerà a popolarsi, mettendo a rischio anche l’incolumità dei tanti bambini che frequentano i plessi adiacenti.
Che fare? Il centro è sicuramente ricovero per senzatetto, che vivono, loro malgrado, nella sporcizia e nel degrado, in pieno centro cittadino. Il Comune, una volta che sono state eliminate evidentemente da chi ha interesse ad accedervi, tutte le barriere di protezione, dovrebbe intervenire e renderlo funzionale o abbatterlo e fare altro.
Un’area situata in una zona centrale della città versa da decenni in una condizione di degrado vergognoso. Nel 2016 una ditta aveva provveduto a bonificare l’area con un progetto di messa in sicurezza approvato dalla Giunta che prevedeva la recinzione degli spazi esterni della struttura, la pulizia di tutta l’area e la tamponatura degli infissi posti al piano terra dei quattro corpi di fabbrica, per una spesa complessiva del 53 mila euro, reperiti in bilancio. Era anche stato già riattivato, ed aumentato, il fondo per il completamento della struttura, già previsto nell’ambito dei fondi stanziati con il programma Contratti di Quartiere.
La casa dell’immondizia
«Veramente è una situazione assurda – chiarisce il consigliere comunale Antonino Castorina che da anni segue la vicenda- perché era stata pensata come la Casa delle associazioni col sindaco Falcomatà: avevamo trovato e rimodulato risorse per metterla a norma, per consentire la fruibilità di questa struttura ma oggi non solo è un rudere me è una casa dell’immondizia.
C’è un odore nauseabondo, i rifiuti sono stati incendiati, una serie di persone entra in maniera indisturbata qua dentro. In sintesi «quella che era destinata a essere un luogo di socialità e di vitalità diventi un ricettacolo di immondizie. È veramente una cosa ignobile».
L’interrogazione
Castorina, lo scorso anno, aveva presentato un’ interrogazione formale «per sapere – aggiunge il consigliere – gli step temporali da porre in essere per concretizzare qualcosa, per avere notizie su questi ritardi. L’ho fatto per la casa delle associazioni, l’ho fatto per la fiera di Pentimele con 6 milioni di euro fermi. C’è la necessità di intervenire e di farlo con urgenza senza schieramenti politici.
Questi ricettacoli di incuria sono totalmente contrapposti al programma politico che ci ha portati alla guida della città. Serve capire quando e come si interverrà, serve inserire immediatamente le risorse necessarie per evitare che questo luogo prosegua ad essere una discarica e capire se ci sono responsabilità o contenziosi con la regione Calabria o con altri enti che comunque vanno risolti perché l’interesse pubblico deve essere priorità.
Non è una battaglia politica ma riguarda il comune vivere di coloro i quali amano Reggio, amano il bello e ritengono che ci possa essere la normalità, la rivoluzione anche della nostra città».

