Nel cuore del centro storico di Reggio Calabria, la chiesa di Santa Maria della Cattolica dei Greci è da sempre un luogo di accoglienza e fraternità. Qui opera don Nino Ventura, sacerdote trentasettenne, protopapa della parrocchia e assistente diocesano dell’Azione Cattolica Ragazzi, che accompagna bambini, giovani e adulti in un percorso di crescita spirituale e riscoperta dei valori autentici.

«Molti vanno via da Reggio, ma io ho scelto di restare. Il calore delle persone qui mi fa sentire a casa», racconta Ilenia, educatrice di Azione cattolica. Le fanno eco i più giovani: «Per me questo luogo è come casa mia, soprattutto la domenica», dice Alberta Maria, scout Agesci. E per Elisabetta, capo scout, don Nino è «una guida spirituale, qualcuno che invita a fermarsi e riflettere per riscoprire i propri valori autentici».

Sacerdote da dodici anni, don Nino è anche segretario dell’arcivescovo Fortunato Morrone. Descrive il suo ministero come una vera «archeologia umana»: «Essere prete significa spesso scendere negli strati più profondi del cuore delle persone, capire da dove nasce il loro bisogno e cercare di custodirne la dignità e la verità».

Il suo impegno diventa esempio concreto alla vigilia della XXXVII Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, che si celebrerà domenica 21 settembre nelle parrocchie italiane. Un’iniziativa che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sempre più risorsa fondamentale per famiglie in difficoltà, anziani soli, giovani disorientati o alla ricerca di lavoro.

«La Giornata nazionale richiama l’importanza della missione dei sacerdoti, la bellezza del loro servizio e la corresponsabilità della comunità», spiega Massimo Monzio Compagnoni, responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico della Chiesa cattolica. Le sole offerte domenicali non bastano: oggi le donazioni deducibili all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero coprono meno del 2% del fabbisogno annuale, a fronte di circa 31.000 sacerdoti in Italia, inclusi missionari fidei donum e preti anziani o malati.

Per don Nino, l’esperienza associativa è stata decisiva: «L’Azione cattolica ha segnato la mia vita: lì sono cresciuto, lì ho scoperto la mia vocazione. Oggi accompagno piccoli germogli di speranza che nascono anche grazie al mio contributo». La sua riflessione finale guarda alla fede come speranza concreta: «La speranza non è una scommessa, ma un prestito fatto alla felicità. È la certezza che, al termine del cammino, il Signore realizzerà le attese più vere del nostro cuore».

Attraverso il sito www.unitineldono.it è possibile contribuire con un gesto concreto, sostenendo sacerdoti come don Nino che ogni giorno offrono tempo, energie e ascolto, per costruire comunità più autentiche e solidali.