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Nonostante l’impennata dei prezzi del caffè registrata in tutta Italia negli ultimi quattro anni, Reggio Calabria rimane tra le città dove la pausa espresso al bar pesa meno sulle tasche dei cittadini.
Secondo uno studio del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) realizzato in collaborazione con Assoutenti, in occasione della Giornata Internazionale del Caffè, il prezzo medio nazionale è passato da 1,04 euro del 2021 a 1,25 euro ad agosto 2025, con un incremento del 20,6%.
La situazione varia molto sul piano territoriale. Se in province come Bolzano e Ferrara superare 1,40 euro a tazzina è ormai la norma, al Sud si registra il quadro opposto. Catanzaro è l’unica grande provincia italiana dove il caffè resta ancora sotto la soglia dell’euro, con una media di 0,99 euro. Subito dopo si piazza Reggio Calabria, dove una tazzina costa mediamente 1,06 euro, valore condiviso anche da Messina.
Se Bari, Parma e Pescara hanno fatto registrare rincari vicini al 40% in quattro anni, e Napoli ha superato il 35%, a Reggio Calabria l’aumento, pur presente, resta moderato e non incide in maniera pesante come altrove. Questo dato riflette una maggiore stabilità dei listini nella regione e una resistenza delle attività locali ad adeguarsi al ritmo crescente dei rincari nazionali.
Resta però la preoccupazione per i trend generali. In Italia, ogni anno, vengono consumate sei miliardi di tazzine di caffè al bar, e la spesa totale è salita da 6,2 miliardi del 2021 a 7,5 miliardi nel 2025. Secondo Assoutenti, il prezzo nazionale dell’espresso viaggia ormai verso quota 1,5 euro, e lo scenario di un caffè a 2 euro non appare più lontano.