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«L’istruzione di qualità al Sud c’è già, il punto è valorizzarla e fare in modo che un pò di Nord vada al Sud a giovarsi di istruzione di qualità». A scandirlo è stato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, parlando con i giornalisti a margine della proiezione, oggi all’Accademia dei Lincei, del docufilm “Il Sud non ha bisogno di lacrime” che celebra lo storico siciliano Giuseppe Giarrizzo, per 30 anni preside della facoltà di Lettere dell’Università di Catania.
«Noi un’idea ce l’abbiamo e si chiama ‘Erasmus italiano’», ha detto Bernini spiegando che è un insieme di «accordi di collaborazione che si fanno tra università partner per cui lo studente che realizza, compatibilmente con il suo piano di studi, la sua scelta formativa può passare da un ateneo all’altro c’è già un progetto pilota da Bergamo a Reggio Calabria», ha sottolineato il ministro Bernini.
Tutto ciò, ha osservato la titolare del Mur, «dà la misura di come l’idea sia non certo quella di deportare capitale umano ma passare l’offerta formativa del Sud attraverso la capacità del Nord, di mescolare i saperi. Il progetto è già partito e, devo dire, la Conferenza dei Rettori ci ha molto supportato ed ha già cambiato regolamenti e statuti per poter fare accordi di collaborazione tra università per consentire il passaggio di studenti da una università all’altra», ha spiegato ancora il ministro.

