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Nota già in epoca romana come Trajectum, la città ha vissuto la modernità nel segno del ferro: stazione, traghetti, porto. Ancora oggi resta uno snodo vitale per l’intero Paese, con milioni di persone e mezzi che ogni anno la attraversano. Ma dentro questo vortice logistico, Villa si ripensa. Lo fa a partire dalla nuova Piazza delle Repubbliche Marinare, intervento simbolo della rinascita urbana, che riconnette la popolazione al mare e restituisce dignità allo spazio pubblico.
Il cambiamento riguarda anche le frazioni: Cannitello, con il suo affaccio privilegiato sullo Stretto, e Pezzo, borgo marinaro e custode di tradizioni, oggi anima turistica e approdo simbolico della città.
A sottolinearlo è il primo cittadino Giusy Caminiti, intervenuta in diretta nello speciale “Dentro la Notizia” di LaCNews24. «Villa non può più essere solo un luogo di transito. Abbiamo una risorsa straordinaria che va dal paesaggio alla cultura, fino al nostro mare. E la stiamo valorizzando con eventi, interventi, visione».
Fiore all’occhiello dell’estate villese è la Traversata dello Stretto, in programma il 3 agosto 2025, giunta alla sua 61ª edizione. Nata nel 1963, è oggi una delle gare in acque libere più iconiche d’Europa: 3,5 chilometri da Punta Faro, sulla costa siciliana, fino a Pezzo, nel cuore dello Stretto. Una prova di resistenza, bellezza e mito. «Attorno alla Traversata – spiega Caminiti – si muovono migliaia di persone. Solo le iniziative amatoriali legate all’evento generano oltre 2.000 presenze. È su questi appuntamenti che stiamo costruendo una strategia turistica stabile e destagionalizzata».
Accanto allo sport, Villa propone un’estate culturale e divulgativa, con un calendario di appuntamenti legati ai miti dello Stretto, alla musica e alla scienza. Tra questi, l’Abyss Day: evento dedicato all’osservazione di pesci abissali e fenomeni marini unici, che si verificano a Punta Pezzo in particolari condizioni meteo-marine. L’iniziativa, a cura dell’Osservatorio dei Fenomeni Naturali e Unici dello Stretto, fonde scienza, mito e paesaggio, con l’obiettivo di trasformare l’area in un centro di turismo didattico e ambientale.
Ma la città guarda anche alle criticità. Il Comune è ancora vincolato dal dissesto finanziario dichiarato nel 2021, in vigore fino al 31 dicembre 2025. «Fino ad allora – precisa Caminiti – possiamo fare poco sul fronte economico, ma dal 2026 prevediamo incentivi per artigiani e commercianti. Villa ha bisogno di crescere anche sotto il profilo demografico e produttivo».
A fare da sfondo, il tema complesso del ponte sullo Stretto. «Non è questione di schierarsi a favore o contro per ideologia – conclude Caminiti –. Noi chiediamo garanzie: tutela del paesaggio, trasparenza negli studi, rispetto dell’identità ambientale del territorio. Finché non ci saranno dati certi, non possiamo esprimerci. Ma Villa va protetta».
Nel suo affaccio tra due mari e nella sospensione tra passato e futuro, Villa San Giovanni continua a cercare il proprio baricentro. Con una nuova geografia urbana e una chiara ambizione: non essere più solo una città da attraversare, ma un luogo dove fermarsi.