Reggio, l’attesa per il Palazzo di Giustizia è finita: oggi la consegna dei lavori – VIDEO
L’assessore comunale Carmelo Romeo: «Un’opera nevralgica e un cantiere fermo da anni che questa amministrazione si è impegnata con successo a sbloccare. L’unità tecnica amministrativa della presidenza del Consiglio dei Ministri prevede l’ultimazione entro due anni e mezzo»
«Si completa oggi un percorso avviato nel 2021 quando il sindaco Giuseppe Falcomatà ha dato indirizzo per conferire una delega fuori giunta relativa a quest’opera che per l’amministrazione è nevralgica. Un’opera ferma da tantissimi anni, incompiuta. Sempre l’Amministrazione comunale ha poi assunto la decisione di ricorrere a un ente terzo che potesse completare i lavori del nuovo palazzo di Giustizia nelle more del contenzioso con la ditta che non li aveva ultimati.
Una decisione che, alla luce della situazione odierna, si è rivelata assolutamente lungimirante e corretta. Siamo nel 2024: il contenzioso è ancora fermo al tribunale delle imprese di Catanzaro mentre i lavori oggi verranno consegnati alla ditta che avrà l’onere di portarli a compimento nel giro di due anni e mezzo». È quanto dichiara Carmelo Romeo, oggi assessore comunale di Reggio Calabria con delega specifica al palazzo di Giustizia e nel 2021 consigliere con la stessa delega fuori giunta.
È, dunque, motivo di grande e fondato di ottimismo la consegna dei lavori alla ditta che, finalmente, ultimerà la costruzione del nuovo palazzo di Giustizia di Reggio Calabria. I lavori sono stati affidati dall’unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella qualità di stazione appaltante. Insieme al Museo del Mare, questo è il più importante cantiere di Reggio e tra i più importanti della Calabria e dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Avviato circa 20 anni fa, pare adesso tracciare il suo ultimo segmento verso il completamento dell’opera.
I sopralluoghi prima della ripresa
Sempre con Carmelo Romeo ricostruiamo le fasi che hanno preceduto la ripartenza del cantiere.
«L’attività è stata complessa e scandita da sopralluoghi condotti insieme all’Unità tecnica amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Occorreva eseguire una verifica dello stato dell’arte e delle condizioni delle strutture costruite e non completate, tutti gli impianti già in essere. A seguito di questi sopralluoghi è stato elaborato un progetto puntuale nel quale sono indicati i punti in cui serve intervenire, perchè non più a norma.
È ben visibile quanto l’opera sia in uno stato di avanzamento dei lavori importante. Quasi l’80% del totale è stato costruito. Dunque questi nuovi fondi andranno a incidere soprattutto sugli impianti D rifare completamente e sulla parte strutturale che manca. Un intervento ingente e importante».
I fondi ministeriali e due protocolli
Sono stati necessari due protocolli per destinare nel complesso 74 milioni di euro di fondi ministeriali per completare il nuovo palazzo di Giustizia di Reggio Calabria.
«Si tratta di un progetto importante. Nel corso degli ultimi due anni abbiamo sottoscritto due protocolli con il ministero di Giustizia che ha stanziato 32 milioni in prima battuta. Poi il rincaro dei prezzi ha reso necessario un incremento che ha consentito di raggiungere un totale di 74 milioni di euro.
Io non posso che ringraziare il ministero di Giustizia, l’allora ministra Marta Cartabia, il direttore generale del ministero, Massimo Orlando, il viceministro Francesco Paolo Sisto e a tutte le persone che hanno lavorato per questo bellissimo risultato che consegniamo alla città e che darà a tutti gli operatori della giustizia una casa dignitosa».
L’atto propedeutico al riavvio
Nel novembre del 2023 è stato sottoscritto, in presenza dei vertici del ministro della giustizia, presso la Corte di Appello della città l’atto di ‘cessione di diritti reali’ con il quale il Comune di Reggio Calabria ha trasferito allo Stato, a titolo gratuito per 99 anni, la proprietà di alcuni edifici già esistenti e di altri ancora in fase di realizzazione. Contestualmente il Ministero della Giustizia ha preso in consegna dall’Agenzia del Demanio l’intero compendio per realizzare e completare le opere mancanti grazie ai fondi già stanziati. La firma ha coinvolto anche la Regione Calabria che ha ceduto gratuitamente all’amministrazione comunale alcuni terreni utili al complesso immobiliare.
L’affidamento della progettazione
L’unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede a Napoli, in qualità di stazione appaltante, lo scorso giugno ha affidato “l’Appalto integrato su progetto di fattibilità tecnico ed economica (PFTE) per l’affidamento della progettazione esecutiva del restante 30% circa degli impianti specialistici e di alcune opere strutturali e l’esecuzione dei lavori di realizzazione delle opere di completamento del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria“, per un importo di quasi 62 milioni di euro.
Primo classificato della gara è il costituendo RTI composto dalle società Ingegneria Costruzioni Colombrita srl – capogruppo mandataria, Consorzio Stabile Progettisti Costruttori – mandante, GIS Design srl – mandante, Studio Tecnico Ing. Umberto Lisa – mandante. Infratech Consorzio Stabile S.c.a.r.l. (capogruppo) e Passarelli S.p.A. (mandante), nonché dal costituendo RTP tra professionisti composto da Techin S.r.l. (capo-gruppo) e da Cervarolo Ingegneria S.r.l. (mandante) quale secondo classificato.