venerdì,Gennaio 24 2025

A TU PER TU | Lucia Di Furia: «Le donne hanno una marcia in più e all’Asp di Reggio lo dimostrano i numeri» – VIDEO

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera reggina ai nostri microfoni racconta un bilancio che non si accontenta dei numeri e guarda alla sfida di una sanità capace di «dare dignità e uguali opportunità a tutti»

A TU PER TU | Lucia Di Furia: «Le donne hanno una marcia in più e all’Asp di Reggio lo dimostrano i numeri» – VIDEO

«Da donna a donna, dottoressa, è difficile lavorare in questi ambienti, specialmente nella sanità. Le donne, in particolare nei ruoli apicali, sono poche. Le donne che hanno conquistato posizioni di vertice ai più alti livelli sono davvero rare. Quindi non è una situazione semplice. Non è facile trovare spazi. Se osserviamo il mondo sanitario, vediamo tantissime donne che lavorano, ma pochissime sono quelle che ricoprono ruoli di direttore di struttura complessa, e ancor meno quelle che sono direttori generali. Ce ne sono poche in Italia, pochissime». Il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria ha raccontato una sfida, la sua sfida in una terra dipinta come ostile in un’azienda che in passato è stata descritta tra ombre e illegalità. Lo ha fatto all’interno di un nuovo spazio che come redazione de ilreggino.it stiamo ritagliando nel variegato mondo dei social attraverso un nuovo format dal titolo “A tu per tu”.

Non ha peli sulla lingua e con la sua solita fermezza la Di Furia ha spiegato come «Tuttavia, io credo che le donne abbiano una marcia in più in alcune situazioni. Qui c’è stata anche una visione che è stato necessario far capire, perché magari qualcuno pensava che una donna potesse spaventarsi di certi modi di fare. Io, però, sono una persona abbastanza serena e vado per la mia strada. Devo dire che credo di aver conquistato anche le persone che lavorano con me».

Ai nostri microfoni ha tracciato un bilancio positivo senza nascondere quei punti ancora dolenti che la vedranno ancora impegnata nel prossimo anno. A se stessa ha augurato di farcela, di non cedere il passo e di continuare a lavorare per costruire una sanità che ridia pari dignità a tutti garantendo una migliore qualità di vita. 

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