giovedì,Gennaio 23 2025

Reggio, formazione fa rima con professionalità: firmata la convenzione tra Mediterranea, procura e tribunale per i Minorenni – VIDEO

Questa mattina la sottoscrizione dell'accordo presso il dipartimento Giurisprudenza Economia e Scienze Umane 

Reggio, formazione fa rima con professionalità: firmata la convenzione tra Mediterranea, procura e tribunale per i Minorenni – VIDEO

Competenze e conoscenze da acquisire con l’esperienza diretta. Sottoscritta presso la Cittadella Universitaria di Reggio Calabria, nella sala del consiglio del dipartimento Giurisprudenza Economia e Scienze Umane della Mediterranea, la convenzione che consentirà a studentesse e studenti di effettuare tirocini formativi e di orientamento presso il centro per la Giustizia Minorile per la Calabria del ministero della Giustizia, diretto da Valeria Cavalletti, presso il tribunale per i Minorenni di Reggio, presieduto da Marcello D’Amico, e presso la procura presso il tribunale per i Minorenni guidata da Roberto Di Palma.

La materia viva della giustizia minorile

«Sarà un’opportunità per essere parte attiva del progetto di rieducazione e inserimento sociale dei minori che entrano nel circuito penale. Aprire le porte dell’ufficio Servizio sociale per Minorenni – ha spiegato Valeria Cavalletti, direttrice del centro di Giustizia minorile per la Calabria – consentirà gli studenti di entrare in contatto con la materia viva che andranno ad affrontare una volta usciti dal mondo accademico. Il centro di Giustizia minorile della Calabria è coordinato sul territorio con l’istituto penitenziario minorile con sede a Catanzaro e con le due comunità ministeriali di Catanzaro e Reggio Calabria. Poi abbiamo gli uffici di Servizio sociale per Minorenne dislocati sul territorio.

I minori entrano nel circuito penale con l’obiettivo riabbracciare la loro vita fruendo di possibilità che prima non avevano avuto, accedendo a percorsi scanditi da attività lavorative, formative ed educative. Sono diverse le figure professionali che seguono i minori ogni giorno, fin dall’ingresso nel circuito penale, nei vari percorsi come quello di messa alla prova. Esse formano l’équipe – ha spiegato ancora Valeria Cavalletti, direttrice del centro di Giustizia minorile per la Calabria – che poi andrà a delineare il progetto educativo individuale, finalizzato ad accompagnare fuori dal circuito penale il minore con nuove consapevolezze e prospettive di crescita».

Opportunità di formazione e servizio alla comunità

«Non solo nuove opportunità per gli operatori con cui il tribunale e la procura interagiscono quotidianamente. Ritengo che creare circuiti virtuosi in cui la pubblica amministrazione nelle sue varie articolazioni apre le sue porte, consenta di offrire un servizio sempre più completo. Mettiamo così a disposizione la nostra professionalità affinché chi studia dal punto di vista teorico all’interno delle aule universitarie possa vedere sul campo come si concretizzino gli studi e in che cosa consista quanto è stato appreso. È importante che si sperimenti che le istituzioni pubbliche funzionano e possono rendere anche questo servizio alla comunità». Così il procuratore presso il Tribunale per i Minorenni, Roberto Di Palma.

«Un’iniziativa lodevole che consentirà agli studenti, prossimi alla laurea in Pedagogia, quindi un settore di stretta attinenza con le materie che tratta il tribunale per i Minorenni, impegnato a intervenire in situazioni di disagio giovanile, disagio ambientale e familiare. Una opportunità per conoscere da vicino i meccanismi decisionali che portano ai provvedimenti, al termine di una fase istruttoria. Provvedimenti sempre a tutela dei Minori, dunque positivi e mai punitivi. Noi cerchiamo di fornire a queste famiglie in situazioni di disagio, mezzi adeguati per superarlo». Così il presidente del tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, Marcello D’Amico.

Esperienze formative di qualità

A firmare l’accordo anche la vice direttrice del dipartimento Digies, Enza Caracciolo La Grotteria. Presenti la coordinatrice del corso di laurea in Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per Minori, Federica Tescione, il rettore della Mediterranea Giuseppe Zimbalatti e la prorettrice con delega all’Orientamento Rossella Marzullo.

«Per l’Università è fondamentale alimentare sinergie con le istituzioni che sono in prima linea nella tutela dei minori ed è importante per i nostri studenti vivere esperienze formative di qualità, che siano validi punti di partenza per il loro percorso professionale. Ringraziamo per questa opportunità». Così la vicedirettrice del dipartimento Digies, Enza Caracciolo La Grotteria.

«C’era attesa per questa giornata e per una esperienza formativa così significativa. Ci auguriamo che i riflessi positivi di questa iniziativa non riguardino solo la formazione specialistica, nella quale tutti dobbiamo essere coinvolti, ma anche una prospettiva condivisa di investimento in questa direzione da costruire con un impegno comune». Così la coordinatrice del corso di laurea in Progettazione pedagogica e gestione dei servizi educativi per Minori, Federica Tescione.

«È importante per i nostri studenti avere delle esperienze curriculari di tirocinio pratico-applicativo, nel caso particolare, presso la Procura e il tribunale per i Minorenni. Siamo molto grati per questa opportunità offerta ai nostri studenti che avranno così la possibilità di toccare con mano la realtà quotidiana di queste attività lavorative importanti e delicate». Così il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.

Un contributo al progresso culturale, etico e civile della comunità

«Sono molto orgogliosa della sottoscrizione di questo protocollo. Rappresenta un’importante opportunità di studiare una casistica specifica sulle fragilità, sulle marginalità e sulle difficoltà che popolano il mondo minorile. Un ulteriore tassello di quel processo di saldatura tra istituzioni che è fondamentale per il progresso culturale, etico e civile di tutta la comunità. I nuovi professionisti che opereranno nel mondo minorile arriveranno attrezzati per affrontare le difficoltà che questo specifico segmento del sociale presenta. Non ci si può improvvisare pedagogisti. Non ci si può improvvisare educatori. Occorre avere gli strumenti giusti per poter affrontare questo mondo», così la prorettrice con delega all’Orientamento, Rossella Marzullo.

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