Arghillà, il decoro fa capolino ma il degrado rimane – FOTO e VIDEO
Nel difficile quartiere della periferia nord di Reggio Calabria persiste la discarica a cielo aperto nel piazzale Don Italo Calabrò

Segnali di speranza per guardare al futuro e pesanti eredità che imprigionano nel passato. Ecco il presente che vive il quartiere difficile di Arghillà, periferia nord di Reggio Calabria. La pulizia straordinaria della scorsa settimana e l’attivazione della raccolta nei cassonetti restituiscono decoro ad alcune zone critiche del quartiere, riflettendo lasciando intravedere la bellezza che quello che questo straordinario balcone sullo Stretto potrebbe offrire alla città. Stridono con questo riflesso, che si auspica non sia fugace e passeggero, le condizioni di degrado in cui continuano a versare il largo Carlo Verardi e il piazzale don Italo Calabrò, sempre ad Arghillà nord. Dove non arriva la pulizia straordinaria, che per il Comune costituisce un costo, rimane l’ampia discarica a cielo aperto che mette in evidenza la piaga dell’impunito abbandono di rifiuti di transumanza. Il coordinamento di quartiere da tempo denuncia il fenomeno e la sua gravità. Resti di rifiuti combusti, mobili ed elettrodomestici, spazzatura di ogni genere, ecco il riflesso, invece forte e persistente, di bruttura e degrado.
«La raccolta nei cassonetti stradali, che quotidianamente vengono svuotati, sta funzionando e sta dando i suoi frutti. Ciò su cui si deve intervenire – sottolinea Giovanni Votano, presidente del comitato di quartiere di Arghillà – è la spazzatura di transumanza che viene portata da fuori e buttata per strada. L’inaugurazione del murale al campetto di Modenelle è stato un momento bellissimo per i ragazzi e per la comunità. Anche con il progetto Fata con l’8 per mille della Chiesa Valdese si stanno realizzando degli interventi di riqualificazione urbana che restituiscono decoro e colore al quartiere. Sono stati anche attivati anche dei servizi come il taxi sociale. Resta però la piaga dei rifiuti di transumanza per risolvere la quale invochiamo controllo e vigilanza. È sotto gli occhi di tutti che tale mole di rifiuti non può essere prodotta da quartiere. Rimane sempre aperta la questione della regolarizzazione degli alloggi con oltre 300 famiglie che hanno già fatto richiesta e che ancora sono in attesa. L’annunciato sgombero del comparto 6 sta adesso preoccupando non poco la comunità. Auspichiamo – conclude Giovanni Votano, presidente del comitato di quartiere di Arghillà – che ci sia una valutazione adeguata delle singole situazioni atteso che trattasi di famiglie che da anni vivono qui e dove vi sono anche molti bambini».