venerdì,Aprile 19 2024

Reggio, nell’area degli orti urbani non ci sono rifiuti pericolosi – FOTO

I residenti della zona possono tirare un sospiro di sollievo. Entro il mese di gennaio, le analisi dovrebbero essere completate e l’area restituita a Castore per la riattivazione del cantiere

Reggio, nell’area degli orti urbani non ci sono rifiuti pericolosi – FOTO

Da qualche fine settimana la zona Sud di Reggio Calabria avrebbe già dovuto avere i suoi orti urbani. Invece, sul viale Messina all’altezza del largo Botteghelle, l’area di cantiere è diventata luogo di campionamento dei rifiuti rinvenuti proprio durante l’avvio dei lavori nell’aprile scorso.

Le verifiche, affidate a un laboratorio privato che ha già eseguito i campionamenti, sono ancora in corso. I residenti possono, però, stare tranquilli sull’essenziale aspetto relativo alla salute. I rifiuti rinvenuti non sono pericolosi. È ancora in corso l’attività di caratterizzazione per la destinazione in impianto di smaltimento. L’iter prevede due certificazioni una per i cumuli di rifiuti vari, che ancora campeggiano nell’area, e una per il primo strato del terreno, che comunque sarà rimosso.

Entro il mese di gennaio, le analisi dovrebbero essere completate e l’area restituita a Castore per la riattivazione del cantiere.

La necessità di riattivare il cantiere

Il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio si è molto speso (e continuerà a spendersi) per sollecitare la riattivazione di questo cantiere, bloccato sul nascere per il rinvenimento di questi rifiuti.

La baracca decadente che insisteva sul sito è stata demolita ma l’area era divenuta, come spesso accade in città, una discarica abusiva con rifiuti di ogni genere coperti da un folto canneto. Da qui la necessità di bloccare l’avvio dei lavori che avrebbero dovuto terminare proprio adesso, a dicembre, per procedere alla caratterizzazione e alla bonifica dell’area.

Il canneto ritorna… e anche la discarica…

L’accertamento della non pericolosità dei rifiuti accumulati è certamene una buona notizia. Tuttavia resta evidente la necessità di riattivare al più presto il cantiere.

Nel sito il canneto sta già crescendo nuovamente insieme alla vegetazione incolta. Ma l’aspetto più preoccupante è che, non essendoci limite all’assenza di senso civico, già si vedono i primi rifiuti abbandonati.

Senza un’azione tempestiva, l’area tornerà ad essere presa da assalto dalle canne come da avventori incivili che trovano naturale occupare un luogo “lasciato in attesa” con la spazzatura.

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