Reggio, via i rifiuti dalla strada di Mortara: con la nuova barra saranno limitati gli accessi
Operatori mercatali in attesa di indicazioni dal Comune per gestire il passaggio. L’ipotesi al momento pare essere quella di non prevedere la fruizione da parte dei residenti che resterebbero senza alternative rispetto alla (trafficata) Nazionale

Resiste la pulizia a seguito della raccolta straordinaria di rifiuti finanziata dal Comune ed eseguita da Logam, società con sede a Villa San Giovanni, su quella che da alcune settimane non è più la strada della spazzatura. Il sito in cui sovente ogni genere di rifiuti veniva illecitamente abbandonato adesso è stato sgomberato. Siamo a Mortara – San Gregorio, periferia sud di Reggio Calabria. La strada è quella che, costeggiando il torrente Valanidi I, raggiunge il centro agroalimentare, di fatto mai completato e operativo in un regime di deroga che ormai si protrae da oltre un decennio.
La pulizia straordinaria
Reggono gli effetti positivi e benefici della pulizia costata all’amministrazione comunale quasi 163 mila euro. Di 146 mila euro è stato l’importo del primo e corposo intervento con l’aggiunta di 17 mila euro, recentemente oggetto di apposita determina del settore Ambiente, per attività supplementari relativi ad alcuni cumuli rimasti e che sono in fase di rimozione proprio in questi giorni.
Il Comune ha così proceduto con «l’intervento “a corpo” di rimozione, trasporto e avvio a recupero/smaltimento di rifiuti urbani e speciali abbandonati da ignoti in località Mortara con ripristino dei luoghi». A esso stanno facendo seguito le attività propedeutiche alla chiusura della strada come annunciato già lo scorso anno dall’amministrazione comunale reggina. Una chiusura al pubblico, con un accesso riservato agli operatori e ai fruitori del mercato. Questa pare al momento l’intenzione.
La barra per controllare gli accessi
La barra posta alcune settimane fa era stata rimossa per inadeguatezza della misura. Qualche giorno fa ne è stata posizionata un’altra più corta ma adesso occorre mettere a punto tutto il resto.
«Siamo in attesa che il Comune provveda ad un attacco per la corrente che dovrà alimentare il motorino per il sollevamento e l’abbassamento della barra. Noi abbiamo confermato al Comune la nostra disponibilità a gestire la barra a nostre spese nelle sole ore di apertura del mercato, ossia dall’1:30 di notte fino alle 11 del giorno dopo e il martedì, il giovedì e la domenica pomeriggio per lo scarico dei fornitori.
Prevediamo di allestire un gabbiotto all’interno del quale una persona azioni la barra, consentendo l’ingresso agli operatori e ai fruitori ai quali potremmo pensare di fornire una tessera per agevolare i controlli. Per fare tutto questo, aspettiamo di essere autorizzati dal Comune». È quanto ha spiegato Domenico Agliarà, presidente della cooperativa Ora che, anche se con un cambio di denominazione, esiste da sessant’anni e raccoglie oggi oltre 20 commercianti ortofrutticoli.
L’ipotesi di fruizione esclusiva del mercato
«Al momento l’orientamento sembra quello di riservare l’accesso solo in funzione del mercato, anche perché dall’altra parte pare vogliano chiudere con dei massi, rendendo questo lato l’ unico punto di accesso e uscita dall’area.
Auspichiamo che questo possa essere l’inizio di una nuova fase che restituisca decoro a tutta l’area. Abbiamo anche registrato dal Comune qualche apertura in merito alla gestione dei rifiuti. Essendo, noi operatori, ancora senza regolarizzazione, la gestione dei rifiuti è ancora totalmente a carico nostro.
Purtroppo si tratta di uno degli effetti della nostra prolungata invisibilità. Ancora il mercato non è stato completato e collaudato. Nulla sappiamo di quelle risorse oggetto di un contenzioso e necessarie per ultimare l’opera. Su questo fronte, nonostante le nostre sollecitazioni, ancora tutto inspiegabilmente tace». Ha sottolineato ancora Domenico Agliarà.
Un primo passo importante
«Chiedevamo da anni che questa strada fosse ripulita – ha spiegato Domenico Cicciù, presidente comitato Vedo Sento Parlo San Gregorio di Reggio Calabria – e prendiamo atto di questo passo importante che però deve essere considerato come un primo passo. Essenziale è adesso mantenere la pulizia e anche intervenire sugli altri e numerosi punti critici di tutta l’area.
Se la barra, inoltre, impedisse il passaggio ai residenti che in questi anni ne hanno usufruito, la zona sarebbe privata di una strada che fungeva da valida alternativa alle trafficate via Nazionale e via Carrera che, per esempio in queste ultime settimane sono state anche interessane da importanti interventi da parte di Enel. Con riferimento a questi ultimi auspichiamo, altresì, sia ripristinato interamente lo status quo ante dei luoghi».
La ricadute sulla viabilità
«Tornando alla viabilità, riteniamo sia il caso di ricordare che inizialmente la strada che serve il mercato avrebbe dovuto servire anche la zona industriale, preservando così la nazionale almeno dal traffico dei mezzi più pesanti. La chiusura che adesso si paventa certamente indicherebbe la chiara intenzione di voler disperdere l’iniziale vocazione dell’intera area. Proprio accanto al mercato, n realtà avrebbe dovuto essere percorribile un’altra strada, mai completata e invece divenuta un discarica. Il nostro invito è a considerare di rilanciare tutta l’area di cui quella strada oggi ripulita rappresentava il segno più evidente di un degrado e un abbandono diffusi». Così ha concluso Domenico Cicciù, presidente comitato Vedo Sento Parlo San Gregorio di Reggio Calabria.
I residenti si dividono tra chi rimpiangerebbe la comodità di quella strada che avrebbe fatto raggiungere prima la propria abitazione, evitando il traffico delle ore di punta sulla Nazionale specie con le scuole aperte, e chi invece è ben disposto a percorrere qualche chilometro in più pur di continuare a vedere pulita quella strada. Vedremo se l’ipotesi di fruizione esclusiva da parte dei mercato sarà confermata e soprattutto se il destino di quella strada possa considerarsi finalmente riscattato.
Le questioni ancora aperte
Restano ancora tante le criticità della zona, compresa la crisi idrica allentata solo in alcune zone dopo la missiva inoltrata a Sorical dal comitato di quartiere la scorsa settimana.
Intanto si tira un sospiro di sollievo per il ritorno al decoro di una strada che sembrava “dannata a condannata” e per la strategia tenuta riservata (l’area non rientra tra quelle pubblicamente indicate come prossime a essere video sorvegliate) ma efficace messa a punto dal Comune di Reggio per mantenerla.
Purtroppo, però, altre questioni aperte restano. Tra queste quella del mancato completamento del mercato, dove gli operatori ancora sono loro malgrado abusivi, e dell’inciviltà di chi, “non potendo più disporre di quella strada come fosse un pattumiera”, sta depositando in altri punti come il vicino svincolo della ss 106. Restano per altro uno stato di diffuso di degrado per via delle numerose micro e macro discariche a cielo aperto disseminate in zona.