venerdì,Settembre 13 2024

Reggio, l’estate difficile nei quartieri critici di Arghillà e Marconi

Oggi il sit-in in piazza Italia e una lunga missiva di denuncia a tutte le autorità

Reggio, l’estate difficile nei quartieri critici di Arghillà e Marconi

Pronti a scendere nuovamente in strada, e lo faranno oggi alle 18 protestando davanti al Comune di Reggio Calabria in piazza Italia, i residenti del tormentato quartiere periferico di Arghillà ancora stretti nella morsa dei rifiuti.

Il gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita”, che promuove il sit-in di protesta, rivolge un appello a tutta la cittadinanza affinchè l’indignazione manifestata sia corale. «Unitevi a noi in questa battaglia per la vita, la salute e il futuro non solo del nostro quartiere, ma anche di tutte le periferie che affrontano situazioni di degrado. La partecipazione di ciascuno è fondamentale, poiché questa lotta non riguarda solo i residenti di Arghillà, ma l’intera comunità. È cruciale far sentire la nostra voce; solo insieme possiamo davvero fare la differenza». È quanto si legge sul profilo face book del coordinamento di Arghillà.

«I roghi incontrollati appiccati nelle discariche a cielo aperto stanno devastando l’area, sprigionando diossine e fumi tossici, mentre carcasse di macchine bruciano, contribuendo ulteriormente all’inquinamento ambientale. Nonostante le reiterate segnalazioni e l’attenzione ricevuta da parte delle istituzioni, non si è registrato alcun intervento. Neppure dopo la scoperta di amianto tra i rifiuti, le autorità hanno adottato le idonee e urgenti misure richieste. Le istituzioni continuano a ignorare il grido di aiuto dei residenti mostrando indifferenza di fronte a un’emergenza che minaccia la sicurezza e la salute pubblica. Tutto questo è inaccettabile», prosegue nel suo appello il gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita”.

Non stanno meglio i residenti del rione Marconi, nella zona sud di Reggio Calabria. Un residente segnala «la cronica emergenza rifiuti, nonostante la pulizia del Comune. Ci sono, altresì, perdite di acqua più volte segnalate che non sono state riparate. Il risultato è che sistematicamente, anche dopo la pulizia, siamo circondati dai rifiuti e con acqua giallastra che sgorga dai rubinetti».

Anche il comitato di quartiere del Rione Marconi si è attivato e ha scritto a tutte le autorità per denunciare lo stato di emergenza igienico-sanitaria e denunciando i frequenti roghi delle micro discariche abusive.

«Con la presente email segnaliamo l’azione criminosa di abbandono e scarico di rifiuti nel quartiere del Rione Marconi che è stato “prescelto” come “isola ecologica” abusiva per accogliere i rifiuti d’ogni genere, d’origine domestica, provenienti da esercizi commerciali, operanti nei settori tra i più disparati come dalla vendita di frutta e verdura, al settore produttivo della panificazione, di pizzerie, da materiali di risulta derivanti da lavori di edilizia e soprattutto ingombranti; infatti, a qualunque ora del giorno e della notte avviene lo scarico selvaggio di rifiuti trasportati mediante macchine, furgoncini guidati da insospettabili cittadini.

Vano è il tentativo di lavori di sgombero dell’area dai rifiuti da parte degli “operatori dell’igiene ambientale” (come fossimo in continua emergenza) che ciclicamente arrivano sul posto armati di grossi mezzi, tanta pazienza, a rimuovere i cumuli di spazzatura. Poi neppure il tempo della loro rimozione che i soliti personaggi riprendono le illecite attività di abbandono e scarico di rifiuti indisturbatamente. Purtroppo i residenti, non possono redarguire chi è solito fermarsi a scaricare perché rischiano la propria incolumità anche solo per l’uso della parola come mezzo di dissuasione! Purtroppo, poi, per fare spazio a nuovi cumuli di spazzatura, oramai si è soliti incendiare i rifiuti la cui conseguenza è il rilascio di sostanze tossiche che causano l’inquinamento dell’aria e aumentano la probabilità che insorgano varie patologie correlate. L’ultimo rogo è di domenica 4 agosto alle ore 4 del mattino, appiccato vicino alla villetta dei Partigiani del rione Marconi (…).

Il comitato Rione Marconi chiede un solerte e sistemico intervento, per competenza, al fine di scongiurare ulteriori rischi alla salute e sicurezza pubblica locale ed intervento risolutorio ed immediato. In attesa che al rione Marconi inizino ad effettuare i puntuali e costanti controlli con fini sanzionatori, che si affermi la civiltà della vita e si ponga fine agli abbandoni della spazzatura, nelle more di un intervento istituzionale da parte dei responsabili della sicurezza e ordine pubblico, il comitato provvederà a diffondere sul web e sui media, la drammatica situazione in cui versa il quartiere». Così termina la dura missiva di denuncia dei residenti del rione Marconi.

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