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L’ufficio del Garante Metropolitano dei diritti delle persone private della libertà personale, prosegue l’attività di “vigilanza” sul rispetto dei diritti delle persone detenute.
«Siamo stati nel carcere di San Pietro come in quello di Arghillà dove ci rechiamo per colloqui ogni quindici giorni, mentre negli istituti della Provincia, andiamo se richiesti». A raccontare la situazione è Paolo Praticò Garante Metropolitano dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale.
«Abbiamo verificato, con soddisfazione, come la nostra richiesta al direttore dott. Calogero Tessitore, di garantire la libertà d’informazione ai detenuti, sia stata accolta, liberalizzando l’acquisto di giornali e riviste nel rispetto dell’art. 18 OP. inoltre, abbiamo intervistato la dott.ssa Elisa Messineo psichiatra, il direttore sanitario dott. Rodà e il comandante della polizia penitenziaria dott. Stefano Lacava, circa il tentativo di suicidio di un detenuto, per fortuna sventato dal tempestivo intervento di una guardia. Infatti, il detenuto in questione era sottoposto ad alta sorveglianza e a colloqui psicologici e terapia psichiatrica costante, il dott. Rodà aveva relazionato l’incompatibilità del suddetto detenuto con il regime carcerario e il magistrato ne ha disposto la scarcerazione».

