lunedì,Ottobre 14 2024

Reggio, bloccato il trasferimento dei migranti al Palloncino: Società sportive in subbuglio

Dopo lo sbarco di ieri, in 18 sono risultati positivi al Covid e la Questura ha deciso il temporaneo spostamento nella struttura sportiva. Ma dirigenti e atleti non ci stanno. Presidente Fipav Panuccio pronto a dimettersi

Reggio, bloccato il trasferimento dei migranti al Palloncino: Società sportive in subbuglio

Le società di pallavolo Elio Sozzi e Saverio Macheda hanno deciso di occupare il Palloncino a seguito della decisione della prefettura di Reggio Calabria di trasferire un gruppo di migranti in quarantena, arrivati ieri mattina la porto. Le società stanno così protestando per rivendicare il luogo in cui fare sport in una città che ne ha già pochi. Occupano, reduci dal recente pagamento della sanificazione di cui il Comune, che ancora non è riuscito ad individuare una struttura adeguata alla prima accoglienza dei migranti, non si è preso carico.

Già da ieri, infatti, nelle tende del Ministero dell’Interno un gruppo di migranti, in 18 tra risultati positivi al covid e prossimi congiunti, non essendo stati trasferiti con gli altri, sosta al porto. Oggi ne è stato disposto il trasferimento temporaneo nella struttura sportiva Giulio Campagna nota come Palloncino.

In questo momento, però, le ambulanze sono rimaste ferme al porto con i migranti a bordo. Il trasferimento è stato momentaneamente sospeso perché dirigenti e atleti delle società sportive Elio Sozzi e Saverio Macheda stanno protestando davanti all’impianto. Sul posto per mediare il comandante della Polizia Locale reggina, Salvatore Zucco.

Presente anche il presidente provinciale delle Fipav, Federazione italiana Pallavolo, Domenico Panuccio che ha annunciato la presentazione delle sue dimissioni: «Non mi sento più di rappresentare in Federazione questa Città. Lo scorso anno ci hanno fatto lasciare il campo di gioco per sei volte da settembre a dicembre e, pur avendo dall’inizio di settembre l’autorizzazione ad entrare per allenarci in vista dell’inizio della stagione agonistica, ancora le società non hanno potuto mettere piede dentro il Palloncino. E mancano solo due settimane all’inizio dei campionati di sere C. Dopo il recente sbarco di qualche settimana fa, la ditta impegnata per conto del Comune a sanificate, alla nostra sollecitazione ha risposto che non avrebbe proceduto se prima il Comune non avesse provveduto a pagare gli arretrati. Con la stagione incombente, la federazione e le società si sono accollate la spesa di 450 euro per sanificare. Ennesima spesa sostenuta dalle società per fare attività sportive dentro questo impianto che di Comunale ha solo la struttura. La nuova decisione, oggi, di trasferire nuovamente qui i migranti è per noi, pertanto, irricevibile. La Prefettura, il Comune, la Protezione Civile, qualche Istituzione ci dica con chiarezza dove dovremmo praticare sport in modo sicuro e stabile in questa città. E pensare che solo qualche giorno fa l’Italia ha conquistato il podio più alto dei campionati del mondo di Volley maschile e che risultati di assoluto rilievo sono stati conseguiti da atlete e atleti under 16 e under 20 ai campionati europei di pallavolo», conclude il presidente della Fipav reggina, Domenico Panuccio.

«Abbiamo deciso di protestare per farci ascoltare dal Comune. Il prossimo 8 ottobre inizierà il campionato di serie C e noi non abbiamo ancora fatto un allenamento all’interno del nostro campo in casa. Siamo una società sportiva che milita in serie C senza un impianto su cui contare stabilmente», Stefania Laurenda, componente staff tecnico e dirigente Asd Elio Sozzi di Reggio Calabria.

Dopo lo sbarco numeroso di ieri, erano rimasti al porto, pernottando sulla nave, un centinaio di migranti di varie nazionalità. Stamattina, con lunghe ore di fila in piedi sotto il sole, le attività di identificazione a cura della Questura, dopo la somministrazione del tampone a cura dell’Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) e delle visite mediche espletate dietro un furgoncino, espletate dall’Usmaf (ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera), nella persona Vincenzo Romeo, che si è occupato anche dei trattamenti anti scabbia. Unico medico impegnato negli sbarchi in tutta la regione, subito dopo le visite al porto di Reggio, si è subito diretto verso quello di Roccella ionica, dove ieri sono arrivati 60 migranti.

Sul posto anche Protezione Civile, guardie Faunistiche ambientali, Croce Rossa, Coordinamento diocesano Sbarchi per la distribuzione di acqua, kit, scarpe e pasti, questi ultimi non più a carico del Comune ma della Prefettura.

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