Migranti a Reggio, palestra di Gallico sovraffollata – VIDEO
Aggiustato lo scaldabagno ma all’interno è sporco e senza riscaldamenti
Non bastava il campo da gioco per le 150 brandine e così sono stati occupati anche i corridoi.
Il Comune e Prefettura di Reggio Calabria non sono ancora riusciti a risolvere la questione della prima accoglienza dei migranti e a individuare un luogo in cui possano sostare decorosamente.
Nonostante ciò, gli sbarchi continuano. E la soluzione temporanea della palestra della scuola media Boccioni di Gallico, dismessa da anni e da rifunzionalizzare, resta l’unica possibile. Anche quando, come in questo caso, la capienza non è adeguata.
Un’accoglienza precaria
Il risultato è un’accoglienza piena di disagi per persone già reduci da un viaggio pieno di rischi e difficoltà.
Non solo il sovraffollamento ma anche le precarie condizioni igienico-sanitarie e la necessità di pulizia costante. All’interno della palestra sostano migranti da quasi una settimana.
Condizioni che, sul momento, non abbiamo potuto documentare con materiale fotografico e video, stante la necessità di specifica autorizzazione per l’ingresso in struttura.
Prima dell’arrivo odierno, c’erano gli 80 migranti sbarcati lo scorso martedì sera che, nelle scorse ore e nella quasi totalità, hanno lasciato spontaneamente la struttura per dirigersi verso la stazione ferroviaria.
Ieri mattina l’intervento per garantire l’acqua calda negli spogliatoi, ovviamente non tarati per 150 persone, ma ancora niente riscaldamenti.
Sul posto presidi delle forze dell’ordine, servizi sociali, volontari della protezione civile e guardie faunistiche ambientali che fanno quanto possono per alleviare i disagi, fornendo anche vestiti e coperte.
Altri 50 migranti a Messina
Al porto di Reggio ieri mattina sono sbarcati 105 uomini, 13 donne, 32 minori di cui 22 non accompagnati di nazionalità egiziana, in prevalenza, e siriana.
La situazione avrebbe potuto essere ancora più precaria se fossero rimasti a Reggio tutti e duecento i migranti previsti. Il gruppo si è ridotto. Sono rimasti a Reggio solo in 150.
Per una cinquantina la direzione è stata cambiata soltanto ieri mattina. Come gli altri duecento soccorsi a bordo dello stesso peschereccio sabato pomeriggio, in 50 sono stati condotti a Messina.
