Il pianista reggino Antonio Morabito in concerto all’Istituto Italiano di Cultura di Londra
Diplomato al conservatorio Cilea di Reggio Calabria, vive da anni nella capitale britannica dove si è perfezionato al Royal College of Music
Il 22 maggio al numero 39 di Belgrave Square nell’affollata Londra sarà un giovane musicista calabrese a rappresentare la cultura italiana per conto del Ministero degli Esteri.
Il Maestro Morabito, diplomato al conservatorio Cilea di Reggio Calabria, vive da anni nella capitale britannica dove si è perfezionato al Royal College of Music e porta avanti una carriera concertistica ricca di soddisfazioni. Non ultima l’invito da parte della prestigiosa istituzione che rappresenta e promuove la cultura italiana in Inghilterra. Organismo ufficiale dello stato italiano l’Istituto Italiano di Cultura di Londra è attivo dal 1950, dopo che l’anno precedente il Duca di Westminster concesse al Duca Gallarati Scotti, Ambasciatore italiano, gli immobili dell’attuale sede. Nelle sue sale sono stati ospitati personaggi di grande rilievo tra musicisti, scrittori e artisti italiani e stranieri.
«Al concerto del 22 maggio tengo particolarmente – ci spiega il Maestro – è il più importante di quest’anno, per il valore che io gli do, perché suonerò all’Istituto Italiano di Cultura. Sono molto affezionato alle mie radici, chi mi conosce lo sa, per cui ho un legame molto importante con la comunità italiana a Londra, tra l’altro i miei studi al Royal College sono stati finanziati dall’associazione culturale italiana Il Circolo, che io sempre ringrazio. Quando scelsero me come studente dello scolarship (borsa di studio, n.d.r.) mi sono sentito onorato e responsabilizzato, è una cosa in cui credevo, quindi la magia è stata questa: loro hanno scelto me e io ho sposato la loro mission, cioè la promozione della cultura italiana all’estero. Non sono uno di quegli italiani che vanno all’estero e rinnegano le proprie origini, anzi io ne vado orgoglioso e cerco di promuoverle, di metterle sempre in evidenza».
La struttura del concerto solista di Antonio Morabito è ben precisa: «Parlerò della cultura italiana in una maniera un po’ trasversale, atipica, tramite le opere pianistiche che presenterò: attraverso il programma del concerto sottolineerò quanto la musica italiana, quella colta, dei secoli passati, abbia influenzato lo sviluppo della musica colta europea e, viceversa, quanto l’Italia abbia assorbito anche dal resto del mondo. Ad introdurre il tutto ci sarà Federica Nardacci, musicologa del Royal College of Music, e io stesso durante il recital sottolineerò queste relazioni con la cultura italiana all’Istituto Italiano di Cultura, quindi quale miglior posto?»
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