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Si erge, avvolto nel suo assordante silenzio, il palazzo in stile neoclassico con decorazioni Liberty che ancora attende di riaprire battenti. Per il Grande albergo Miramare, sulla panoramica via Marina di Reggio Calabria, continuano a non essere chiari le prospettive e i tempi di ritorno agli antichi fasti. Il restyling della facciata, eseguito ormai oltre due anni fa, stride sempre più con l’inattività della struttura oltre che iniziare a gridare allo spreco, nel caso in cui il mancato inutilizzo dovesse a lungo protrarsi. Si attende da tempo,infatti, una ristrutturazione e una riqualificazione anche interna.
La revoca dell’affidamento

L’amministrazione Comunale, che ha sempre manifestato per voce del sindaco Giuseppe Falcomatà e della sua giunta, la volontà di mantenere la destinazione alberghiera dell’immobile di pregio, ha riacquisito la piena titolarità dell’edificio dalla fine del 2024 con la revoca dell’affidamento alla Società Gestione e Servizi srl, al centro di vicissitudini che l’avevano condotta fino alla amministrazione giudiziaria. Risolto, così, il contratto che risaliva al 2021.
E adesso? Un nuovo bando per la sola riqualificazione interna o anche per la gestione? Quali e quanti gli scenari possibili?
Lo studio di mercato

Tra gli interrogativi aperti, infatti, anche quello relativo allo studio che, nelle more di capire come poter trattare e superare la delicata questione della Società Gestione e Servizi Sgs srl, era stato affidato alla società di consulenza Ihta s.r.l.(International Hotel and Tourism Advisors), membro del network internazionale Horwath HT, leader nel settore alberghiero. Lo studio “Servizi professionali di Advisory per la redazione di un Highest & Best Use Study per il Grand Hotel Miramare di proprietà del Comune di Reggio Calabria” era stato affidato alla fine del 2023 con un investimento di oltre 36 mila euro (iva compresa). Ci si attendeva un’approfondita analisi di mercato che ipotizzasse la migliore configurazione funzionale dell’hotel in termini di spazi e funzioni, con l’obiettivo di far seguire lo sviluppo di un Business Plan per valutare i risultati economici. Tutte operazioni propedeutiche alla riapertura. Ci si chiede a che punto siamo? Un’altra bella stagione è iniziata e la città dovrà fare a meno di questo fiore all’occhiello.
L’epopea con la Sgs
Purtroppo non ha dato i frutti sperati il laborioso recupero del rapporto contrattuale con la Società Gestione e Servizi Sgs srl, che era stata incaricata dal Comune di Reggio Calabria di riaprire e gestire la struttura ricettiva, fin dalla aggiudicazione, già nel 2019.
Nel 2021 un accordo transattivo e il superamento delle divergenze insorte per la definizione del contratto non salvarono l’iter da successivi rallentamenti fino allo stallo. Colpita da interdittiva, successivamente sottoposta prima a controllo e poi ad amministrazione giudiziaria, non aveva potuto agire come da iniziali accordi. Vicende processuali che nel tempo si sono rivelate un ostacolo all’attuazione del programma di rilancio del Grande Albergo Miramare, oggetto del contratto.
La facciata e poi lo stallo

La situazione si era arenata sulla ristrutturazione interna per la quale era richiesto un importo di almeno 4 milioni di euro. Con il bonus 110% era stato già finanziato e realizzato, con un investimento di oltre un milione e seicentomila euro, il rifacimento della facciata a cura di Sgs srl. L’importo per la ristrutturazione interna, necessaria per la riapertura, costituiva un impegno corposo rimasto a lungo sospeso e poi di fatto mai ottemperato.
Cenni storici e toponomastica
Elegante e incorniciato tra le gli alberi secolari della via Marina di Marina di Reggio Calabria, con un suggestivo affaccio sullo Stretto, lo storico palazzo fu progettato dall’ingegnere Pietro Fiaccadori, e realizzato in epoca fascista tra il 1925 e il 1926. Situato sul centrale corso Giacomo Matteotti, esso ha l’ingresso su via Fata Morgana e l’altro affaccio laterale su via Giudecca e sul tapis roulant.