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Comune e Centro per l’impiego, a Reggio, come in altri centri del Paese si sono trovati di fronte alla necessità di fare fronte all’addio al Reddito di cittadinanza, per come previsto dalla legge di bilancio 2023 n. 197 2022: già da oggi alcuni nuclei familiari non avranno più il contributo economico.
Giovedì e venerdì sono state due giornate di fuoco negli uffici comunali, i cittadini che avevano ricevuto il messaggio dall’Inps della cessazione dell’erogazione del reddito di cittadinanza, chiedevano la presa in carico agli uffici del Cedir e ai servizi sociali.
«Con gli uffici del Comune – spiega l’assessore al Welfare Demetrio Delfino – stiamo lavorando per capire come gestire la presa in carico della persone. Il prossimo giovedì 4 arriveranno le indicazioni ufficiali sull’organizzazione. Di ieri la riunione con il Centro per l’impiego che ha le stesse nostre difficoltà. Si tratta di circa cinque/seimila nuclei familiari in città, non poco, sono migliaia di persone. Intanto abbiamo condiviso la stessa informazione con tutti: giovedì comunicheremo le modalità».
Aggiunge poi l’assessore: «Dalla normativa generale si dice che i comuni hanno tempo fino al 31 ottobre per prendere in carico i soggetti. Chi viene preso in carico riotterrà il reddito e i mesi perduti. Il problema è comunque che se anche si dovesse riuscire burocraticamente a prenderli in carico a fine settembre, come faranno per questi due mesi senza reddito a pagare l’affitto, la spesa, le bollette?
È una domanda che rivolgo alla Regione perchè in ordine di prossimità è il primo ente in grado di dare aiuto. Senza avere gli strumenti e in tempi così stretti cosa possiamo fare? In questi mesi il governo non ha fatto nulla sulle politiche attive del lavoro. Inoltre non si può tagliare di netto tutto il reddito, magari sarebbe stato meglio diminuire progressivamente, per dare il tempo di adattarsi ai beneficiari e ai Comuni. Si pone un serio problema sociale».

