La Reggina è attesa dalla settimana della vita. Mercoledì gli amaranto saranno al Tar, che tratterà il reclamo presentato dal club dello Stretto contro l’esclusione dalla Serie B decretata dalla Covisoc prima e dal Coni poi. L’audizione telematica si è tenuta lo scorso 27 luglio, il verdetto sarà vitale per il futuro del calcio professionistico a Reggio Calabria: in società i (pochi) rimasti sono fiduciosi, Inzaghi, Taibi e la squadra attendono.

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Le parole di Ilari

Sabato Manuele Ilari ha parlato nuovamente, con un comunicato stampa. Dichiarazioni non banali, con qualche stilettata a Saladini che, tuttavia, a oggi è ancora il patron della Reggina. È stato preannunciato nella nota che l’imprenditore romano sarà a Reggio Calabria in settimana: da capire, però, se la sua venuta sarà legata o meno a all’accoglimento del ricorso del club al Tar, un po’ come la sua acquisizione della Reggina stessa.

Alla data odierna, poi, non risulta esser stato fatto il bonifico da un milione e duecentomila euro che serve per pagare gli stipendi di giugno: senza quello, deferimento e penalizzazione  – in caso di ammissione – sarebbero certi e la Reggina si ritroverebbe col segno meno in classifica per il terzo anno di fila. Tutto è avvolto nell’incertezza: società, squadra e tifosi navigano a vista, in un contesto gravato da difficoltà di ogni genere e sorta.

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Serie B in fermento

E fra le difficoltà che ci sono, vi è anche l’atteggiamento del mondo Serie B nei confronti della Reggina. Le società del torneo cadetto si sono schierate contro la Reggina: da mesi le assemblee producono polemiche sull’operato degli amaranto. Tutti e 18 i club certi di partecipare al torneo 2023/24 vorrebbero la conferma dell’esclusione della squadra dello Stretto e lo stesso Balata, molto deluso dall’evoluzione della gestione Saladini, le appoggia.

Anche fra Perugia e Lecco le polemiche non si fermano a colpi di comunicati stampa e si staglia all’orizzonte una sempre più forte volontà di partire come da programma il 19 agosto, anche a costo di iniziare il campionato con X e Y. Ma così potrebbe non essere.

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Consiglio di Stato il 13 agosto?

Figc e Lega B, infatti, starebbero cercando in ogni modo di far anticipare anche il Consiglio di Stato. Come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, la data proposta da Gravina e Balata sarebbe il 13 di agosto e troverebbe anche l’avallo di AIC, che vorrebbe notizie certe sul futuro dei calciatori prima della fine del mese prossimo.

Un CdS tenuto due settimane prima, inoltre, potrebbe permettere alla Serie B (ma anche alla Serie C) di iniziare il campionato 2023/24 nei tempi previsti e senza la presenza nel calendario iniziale di X e Y, dando finalmente una fisionomia definita al calcio italiano.