di Lorenzo Vazzana – Nel cuore dello Stretto di Messina, quando il sole si nasconde dietro le montagne, la luce dorata accarezza tutto ciò che tocca. In questa foto, due barche diventano metafora del tempo: una giace inclinata, logorata dal mare e dagli anni, testimone silenziosa di viaggi ormai finiti; l’altra veleggia lenta, ancora viva, ancora libera.

È un dialogo muto tra ciò che è stato e ciò che continua a essere. Sulla destra, un uomo solo scruta l’acqua dai massi del molo, forse in cerca di pesci, forse di pensieri. Il mare è calmo, lo spettacolo del tramonto riflette speranza e malinconia. In questo scatto c’è la bellezza del contrasto, la poesia delle cose che finiscono e di quelle che restano. Una scena che parla al cuore, invitando a riflettere sul tempo, sulla memoria e sul viaggio della vita.