di Lorenzo Vazzana – C’è una quiete che non si spiega, solo si vive. Una barca a vela, sola, si muove lenta sull’acqua immobile, dove il cielo si riflette come uno specchio senza increspature.

Gli scogli in primo piano sembrano custodire il segreto di quella pace, solidi ma gentili, accarezzati da un mare limpido e cristallino. È un’immagine che parla di libertà, di fuga dolce, di ritorno all’essenziale.

La vela bianca non ha meta apparente, forse solo il desiderio di seguire il vento e lasciarsi cullare dal ritmo lento della natura. Qui il tempo si allarga, si distende come l’orizzonte. È uno di quei momenti in cui si comprende che la bellezza non ha bisogno di parole, solo di sguardi attenti e di un cuore pronto ad ascoltarla.