giovedì,Aprile 25 2024

Metro di superficie a Reggio, nuova vita anche per le piccole stazioni

Tra Villa San Giovanni e Lazzaro ci saranno tante fermate per cambiare l'approccio alla mobilità

Metro di superficie a Reggio, nuova vita anche per le piccole stazioni

Non solo tre nuove stazioni ferroviarie a San Leo, Bocale II e Sant’Elia di Lazzaro. Ma tutta la tratta tra Villa e Reggio Calabria potrà beneficiare delle nuove fermate e della vera metropolitana di superficie che piano piano prende corpo.


Come chiarito dall’assessore comunale ai Trasporti, Domenico Battaglia: «Quello che stiamo facendo con le tre nuove stazioni San Leo, Bocale e Lazzaro sostiene il discorso della metro di superficie. In Regione sta maturando una delibera, che spero possa vedere luce entro Pasqua, con la quale finalmente viene fatto il riparto di fondi, con 52 milioni destinati al Comune di Reggio e altri 48 a Trenitalia per l’acquisto di nuovi treni».

L’obiettivo, come spiega il componente della Giunta è realizzare «coppie di corse sul tracciato della linea ferrata, tra Melito e Villa, accompagnando con un’infrastrutturazione, come le corsie dedicate, e bus che portano i passeggeri fino alle stazioni. Da lì partirebbe un’intersezione con l’intermodalità del Comune (bus, bike sharing, monopattini) non utilizzando la macchina e decongestionando la statale 106, ad esempio».

Dodici fermate

Tra Villa e Lazzaro ci saranno tante fermate per cambiare l’approccio alla mobilità che diventa una vera metropolitana di superficie, quindi: Villa, Catona, Gallico, Pentimele, Santa Caterina, Reggio lido museo, Reggio centrale, Omeca, San Gregorio, San Leo, Bocale, Lazzaro e Melito.

Ma le novità non finiscono qui. Il passaggio continuo, in orari ragionevoli, potrebbe rivitalizzare le stazioni, come quelle di Catona o di Gallico che hanno perso l’antica verve.

L’assessore Battaglia pensa alla stazione Lido Museo, in rifacimento, a quella di Santa Caterina e non esclude che oltre alle nuove stazioni «con l’acquisto di treni dedicati, Rfi potrebbe dare disponibilità a fare investimenti. Ne facciamo tre nuove ma non è detto che possano cambiare le altre ed essere ristrutturate».

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