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Arriva alla IX edizione il progetto Ragazzi in Aula nel nome di Fabiana Luzzi, la giovane sedicenne barbaramente uccisa dal fidanzato a Corigliano Rossano nel 2013. La cerimonia di premiazione questa mattina a Reggio nella sala Federica Monteleone di palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria alla presenza della sorella della giovane Marika e della madre Rosa.

Un’edizione quest’anno dedicata ai temi della Calabria da scoprire con i suoi borghi, le sue tradizioni e suoi personaggi. Oltre 250 elaborati pervenuti da scuole di tutta la regione. Nove i vincitori, tre classificati per ciascuna categoria, Disegno per le scuole primarie, Fotografia e Video rispettivamente per le scuole secondarie di primo e secondo di grado.

Un appuntamento fortemente voluto dalla presidenza del Consiglio Regionale, dall’ufficio scolastico regionale e dalle Consulte studentesche provinciali della Calabria. Al tavolo con il presidente Filippo Mancuso e dalla responsabile per l’Usr delle Consulte studentesche Franca Falduto, anche Maria Stefania Lauria ed Ernesto Francesco Alecci, rispettivamente segretaria generale e segretario questore del Consiglio regionale della Calabria. L’incontro è stato moderato dal giornalista Giorgio Neri. Ha inviato un video messaggio, perché fuori per altri impegni istituzionali, il garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della regione Calabria, Antonio Marziale.

I premiati

Ecco le scuole vincitrici: nelle scuole primarie, al primo posto l’istituto comprensivo Don Bosco di Corigliano Rossano con gli alunni Simon Binca, Ana Maria Binca e Cristian Gallina, seguito dall’istituto comprensivo Soverato con Arrate Kris Maya Baro, Diletta Iovine e Marco Scibilia e dall’istituto comprensivo Murmura di Vibo Valentia, con gli alunni Giorgia Maria Romano, Hewelyn Purita e Alessia Ventura. 

Per le scuole secondarie di primo grado, sul primo gradino del podio l’istituto comprensivo De Amicis Bolani di Reggio con Gaia Cicco e Desirèe Chirico. Al secondo posto si è classificato l’istituto comprensivo Murmura di Vibo Valentia con Marianna Fiarè, Chiara Lupo e Giorgia Lupo e al terzo posto l’istituto comprensivo Cerisano di Cosenza, con Francesca Berardelli, Emanuela Potami e Francesco De Pietro.

Tra le scuole secondarie di secondo grado, il primo posto è stato assegnato all’Iis (Iti-Ipa-Ita) Ettore Majorana di Rossano con Giovanni Antonio Gallina, Antonio Sardignolo e Martina Salerno. Al secondo posto il liceo scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria con Tommaso Felicissimo, Antonio Jacopo Vita e Caterina Quattrone. Al terzo posto l’istituto omnicomprensivo Diodato-Borrelli di Santa Severina a Crotone con Clara Ammirati, Sharon Lepera e Sabrina Belcastro.

La mamma e la sorella di Fabiana hanno presenziato alla cerimonia scegliendo l’ascolto e il silenzio, rotto sola alla fine da mamma Rosa che ha voluto ringraziare i ragazzi dedicando a loro un pensiero di speranza, prima che la commozione avesse il sopravvento. Sono stati dieci anni difficili e ancora il tempo del dolore finisce.

Conoscere la Calabria per amarla e restare

«Abbiamo scelto la Calabria da scoprire per stimolare la conoscenza del nostro territorio e della sua storia e per dimostrare che noi siamo figli di una bellissima terra. Vogliamo sfatare il mito di una Calabria descritta non come dovrebbe. Questi ragazzi hanno dimostrato grande attaccamento alle loro origini. Speriamo che tutti insieme, politica e società civile, si possa costruire un futuro affinché i nostri giovani rimangano in Calabria anche dopo gli studi». Così il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso.

La diffusione dei contenuti e l’ispirazione

«Siamo particolarmente contenti dei lavori che i ragazzi hanno realizzato, segno di uno sguardo comune che va nella direzione di conoscere e valorizzare la nostra terra e la sua storia. Puntiamo molto adesso, come Ufficio scolastico regionale e come coordinamento delle Consulte, su una successiva azione di diffusione di questi splendidi lavori promozionali del nostro territorio, affinché si possa andare oltre l’intento del concorso, creando veramente un forte contributo di quella che si definisce una comunità educante.

Abbiamo visto parlare tra loro anche le generazioni, non solo luoghi ma anche persone. Questi sono straordinari valori di cui essere promotori e creatori di nuove proposte di diffusione sociale e turistica. Una ispirazione per diventare loro stessi custodi di questi immensi patrimoni». Così Franca Falduto, responsabile per l’ufficio scolastico regionale delle Consulte studentesche provinciali della Calabria.

Fabiana Luzzi, una memoria da coltivare e l’impegno contro la violenza sulle donne

«Il nome di Fabiana mi suscita sempre una grandissima emozione. Ho seguito la genesi di questo progetto che ho contribuito a fare nascere. Alla seconda edizione premiammo la scuola che frequentava Fabiana, uccisa solo qualche settimana prima. Mai avremmo pensato che la scuola sarebbe venuta ugualmente a Reggio per la cerimonia. Invece venne. C’era anche la sorella Marika, oggi qui con noi. Indossavano tutti una maglietta con su stampato il volto di Fabiana. La nostra reazione fu unanime. Da allora il progetto sarebbe stato legato alla memoria della giovane. La sorella Marika quest’anno ha partecipato con gli studenti primi classificati al tour promozionale che il Consiglio regionale ha organizzato in Calabria. I valori della conoscenza e dell’identità di cui oggi parliamo non possono non camminare di pari passo con il rispetto delle differenze di genere. Fabiana resterà, come ha ricordato il garante regionale Antonio Marziale, sempre nel nostro cuore». Così Franca Falduto, responsabile per l’ufficio scolastico regionale delle Consulte studentesche provinciali della Calabria.

«Stiamo affrontando il dramma della violenza sulle donne con tutti i nostri mezzi a disposizione. Il Consiglio regionale ha fatto quello che doveva istituendo le commissioni Pari Opportunità e istituendo l’Osservatorio sulla violenza di genere. Abbiamo anche stipulato un protocollo tra Aterp per garantire alle donne vittime di violenza di poter fruire di una nuova residenza sicura. Noi ci impegniamo ma quello che deve cambiare purtroppo è la mentalità». Così il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso.