Reggio, ponte Calopinace: stop all’iter di rescissione, la ditta ha dimostrato di aver ordinato i materiali
Il Comune opta per il mantenimento del contratto per risparmiare tempo e soldi. L’assessore ai Lavori Pubblici Costantino: «A valle della consegna di travi e appoggi, i lavori ripartiranno»

«Un giudizio di convenienza ha indotto l’amministrazione comunale di Reggio Calabria a non procedere con la rescissione in danno nei confronti della ditta Torchia che ha prodotto prova di aver ordinato e già pagato travi e appoggi. La documentazione presentata a seguito della nostra diffida ad adempiere è stata valutata dagli Uffici e ritenuta idonea per mantenere il contratto in essere, senza attivare un nuovo iter che sarebbe costato tempo e soldi, vista la necessità di reperire risorse aggiuntive». È quanto ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Reggio Calabria, Franco Costantino.
«La ditta ha dimostrato di avere anche già eseguito i pagamenti e nella sua analisi di costi benefici, il Comune ha valutato di non procedere con la rescissione. I prossimi mesi saranno decisivi per la riattivazione del cantiere e per la ripresa dei lavori che potrà avere luogo soltanto dopo la consegna dei materiali già ordinati e pagati. Intanto la ditta ha messo in sicurezza l’area, ripristinando la recinzione del cantiere». Ha spiegato ancora l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Reggio Calabria, Franco Costantino.
L’opera ancora attesa
La traslazione dell’opera dal Fondo di Sviluppo e Coesione al Pon 2014/2020, già formalizzata nei mesi scorsi, e, dopo la mancata osservanza del precedente, adesso il nuovo accordo dovrebbero consentire all‘iter arenatosi dallo scorso anno di riprendere e di produrre il completamento dell’opera. Il cantiere è, infatti, in stallo dallo scorso anno.
L’auspicio è che presto questo ponte di soli trenta metri finalmente possa collegare il lungomare con il parco Lineare Sud, concorrendo a delineare anche questo tratto del fronte mare della città.
Ritardi si sono accumulati negli anni: dai lavori che arrivano ad essere aggiudicati nel 2020 con un progetto già approvato nel 2016, e affidati nel 2021; l’avvio dei lavori con numerosi stop e altrettanti impegni disattesi. C’è adesso un nuovo cronoprogramma le cui premesse sembrano a oggi più promettenti.