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Nessun intervento istituzionale di pulizia e controllo ma certamente tanti interventi illegali. Proseguiamo, infatti, i depositi illeciti di spazzatura lungo la strada tristemente nota per essere invasa dalla spazzatura e assaltata dai roghi per fare spazio ad altri rifiuti. Siamo sulla via che costeggia il primo tratto del torrente Valanidi e che conduce al mercato agroalimentare di Mortara, periferia sud di Reggio Calabria.
«Siamo davvero demoralizzati e ci sentiamo abbandonati. Cittadini senza alcuna importanza, visto che l’indifferenza è l’unico trattamento che riceviamo. Paghiamo le tasse come tutti ma la nostra qualità della vita è assolutamente compromessa dal degrado che ci circonda. È minacciata dai veleni che respiriamo specie nei frangenti, come questo, in cui i roghi sono così frequenti e ravvicinati». Questa è solo l’ennesima denuncia dei residenti di Mortara e San Gregorio, periferia sud di Reggio Calabria che, nonostante le segnalazioni, le proteste, i sopralluoghi istituzionali e gli impegni assunti, restano ancora in attesa e in preda all’altrui inciviltà.
Due linee di (re)azione
L’indignazione accomuna i residenti ma diverse sono le reazioni. Un gruppo di circa 50 persone ha deciso di sottoscrivere uno nuovo esposto alla procura, inviato anche a Comune, Regione, Asp, Prefetto, Polizia locale. Il comitato Vedo, Sento Parlo di San Gregorio, che da anni denuncia e protesta, soltanto il mese scorso è tornato in prefettura.
Altri impegni sono stati assunti ma nessun intervento è stato eseguito. «La situazione resta insostenibile e intollerabile ma noi non resteremo inerti. Siamo pronti a nuove forme di protesta di cui daremo notizia appena avremo definito», così il comitato Vedo, Sento Parlo di San Gregorio che riunisce circa trecento famiglie.
Il nuovo esposto
Un altro gruppo di cittadini, riunitisi adesso nel comitato spontaneo di quartiere “Via della spazzatura”, invece ha deciso di sottoscrivere un nuovo esposto già presentato in procura. Primo firmatario, l’imprenditore reggino ed ex assessore comunale Pino Falduto. Nell’esposto i cittadini denunciano «l’esistenza di una concreta ed effettiva discarica abusiva a cielo aperto. In particolare nell’area suddetta risulta abbandonato un quantitativo notevole di tutti i tipi di rifiuti (plastica, materiali di risulta di ogni tipo, sacchi contenenti rifiuti indifferenziati, etc).
Inoltre, si ritiene doveroso fare presente che tutti i rifiuti non si trovano collocati in contenitori/sacchi; non sono coperti da alcuna protezione, non sono interrati e quindi sono esposti alle intemperie; il conferimento abusivo avviene quotidianamente con una certa frequenza; la discarica abusiva risulta al momento ancora accessibile è soggetta a roghi.
Quanto sopra affinché vengano effettuati con estrema urgenza i dovuti accertamenti e le altre attività previste per legge». Ecco il contenuto del nuovo esposto.
La strada ancora aperta …
La strada che avrebbe dovuto essere chiusa, come annunciato dal Comune, ancora è accessibile, motivo per il quale i depositi continuano e i roghi imperversano. La questione è tra quelle aperte e rimaste anche imbrigliate nella querelle incardinatasi tra Comune e Regione in materia di rifiuti. Il calendario di conferimenti straordinari inviato dal sindaco ff del comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, al commissario straordinario Arrical, Bruno Gualtieri potrebbe contribuire a sbloccare la situazione.
Dai conferimenti straordinari dipendono, infatti, le pulizie straordinarie che il Comune può eseguire e tra queste quella della strada di Mortara che l’Amministrazione, probabilmente, vorrebbe pulire prima di chiudere.
L’indagine epidemiologica
«Lunedì incontrerò al Gom Giovanni Tripepi, dirigente ricerca dell’istituto di Fisiologia clinica del consiglio nazionale delle Ricerche di Reggio Calabria. A lui ho dato mandato per avviare l’indagine epidemiologica richiestami dai residenti di Mortara e San Gregorio. C’è una forte preoccupazione per l‘alta incidenza dei tumori nella zona. Estenderemo l’indagine anche al quartiere di Mosorrofa che ha segnalato problematiche analoghe. Il mio impegno riguarderà gradualmente i diversi quartieri della città segnati da degrado e rischi igienico – sanitari». Lo ha annunciato la garante regionale per la salute, Anna Maria Stanganelli, che nelle scorse settimane ha eseguito un sopralluogo e incontrato i residenti.