Non migliora la situazione al pronto soccorso del Grande ospedale Metropolitano. Lunghe file d’attesa anche per malati con patologie gravi.
Il particolare, in questo momento, la sala d’attesa è colma. I pazienti sono costretti ad attendere in piedi il proprio turno, codici gialli in attesa da ore, pazienti con patologie importanti in attesa dalle 15.

Insomma, un’emergenza che non tende minimamente a migliorare. I lavori di rinnovo dei locali avevano lasciato ben sperare ma è chiaro che la cronica mancanza di personale non aiuta la gestione di un pronto soccorso. Un punto di riferimento che, oltre a servire tutta la città di Reggio Calabria è costretto a sopperire le carenze degli ospedali di periferia.

Ed è qui che si manifesta tutta l’innaturalezza della scelta, portata avanti negli anni, di chiudere e ridimensionare punti di riferimento importanti. Pensiamo a Polistena, Locri, Scilla, Melito, Gioia Tauro e tutte quelle realtà ormai inesistenti senza prima aver realizzato il mega progetto, rimasto ancora solo nelle carte, del grande ospedale della Piana. Un pronto soccorso affollato che non riesce a gestire l’enorme flusso costringendo i pazienti a estenuanti attese.

L’ennesimo esempio di una sanità che, nonostante l’enorme sforzo di medici e personale sanitario, non riesce a sopperire a quelle carenze che si sono solo aggravate negli anni. A farne le spese, come sempre, sono i cittadini, gli ammalati che, senza neppure trovare posto a sedere, restano li in attesa per ore prima di essere visitati.