giovedì,Marzo 28 2024

Migranti a Reggio, 110 uomini sbarcati e già trasferiti a Gallico

Molto forte il vento sulla banchina sprovvista di tensostruttura. Visite mediche e foto identificazione nella palestra

Migranti a Reggio, 110 uomini sbarcati e già trasferiti a Gallico

Tanto vento sulla banchina di ponente del porto di Reggio Calabria dove alle 15 la motovedetta della guarda di finanza era già in fase di ormeggio. Lo sbarco si è concluso dopo circa un’ora.

Troppo vento per sostare al porto e lì visitare i 110 migranti che appena scesi sono stati subito trasferiti nella palestra della scuola media Boccioni di Gallico, nella zona Sud di Reggio Calabria.

Con le forze dell’ordine, impegnati la protezione civile San Giorgio, la croce rossa, i volontari del coordinamento diocesano sbarchi, assistenti sociali, mediatori e operatori delle ong.

Tutti uomini

Il gruppo è composto soltanto da uomini adulti con oltre 15 minori non accompagnati, di cui la metà di adolescenti. Non ci sono bambini. Provengono da Siria, Egitto, Bangladesh e Pakistan.

L’assenza di una struttura in cui ripararsi ha reso necessario anche l’espletamento delle visite mediche nella palestra. Pure in questa occasione si svolgeranno lì le attività di foto identificazione a opera della questura.

Le condizioni di accoglienza migliorano

La situazione della palestra, per quanto adattata a centro di prima accoglienza, registra dei miglioramenti. Le pulizie sono più regolari e sono stati eseguiti gli interventi per garantire l’acqua calda per le docce.

«La situazione è molto migliorata. Anche noi ci siamo attivati e gli stessi migranti sono molto collaborativi. La nostra esperienza ci sta anche dimostrando quanto sia grande il cuore della comunità di Gallico. Durante la permanenza di una settimana dei minori non accompagnati, tante persone hanno dimostrato davvero molta solidarietà». Lo ha raccontato Gianluca Porcino, presidente dell’associazione Protezione Civile San Giorgio di Reggio Calabria.

La stessa palestra aveva, infatti, ospitato, fino ad alcuni giorni fa, i 150 minori non accompagnati sbarcati lo scorso 11 marzo e per i quali non c’era stata la disponibilità di immediato trasferimento.

«C’è sempre tanto da fare. Non bastiamo mai. Per questo auspichiamo che nuovi volontari e volontarie si avvicinino per condividere l’esperienza», ha concluso Gianluca Porcino.

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