domenica,Giugno 16 2024

Reggio, al rione Marconi finalmente torna la luce

Situazione che, almeno da questo punto di vista, torna alla normalità. Resta l’interrogativo sul perché siano state necessarie decine di segnalazioni

Reggio, al rione Marconi finalmente torna la luce

E luce sia. L’illuminazione adesso torna a funzionare in tutto il rione Marconi di Reggio Calabria. Torna anche nella zona rimasta avvolta nella più fitta oscurità nelle ultime settimane. Una situazione di disagio che si è protratta a lungo, senza che ai residenti, che costantemente segnalavano a Enel il disservizio, venisse spiegata la natura del problema.

Il black out recente è stato registrato dopo la manomissione della cabina elettrica proprio in quella zona del rione, alcune settimane fa. Da quel giorno è stato un susseguirsi di segnalazioni e interventi di Enel. Eppure il quartiere restava al buio.

Restano sconosciute le ragioni dei ritardi nella risoluzione

«Pare che si possa scendere la sera anche senza dover più utilizzare il telefono come torcia. Da alcune sere ormai la luce è tornata. Tornata per non andare via. Perché anche a questo abbiamo assistito. Ad una illuminazione solo dopo l’imbrunire, quando c’era, seguiva puntualmente il buio pesto quando la notte avanzava. Non capiamo perché siano state necessarie tante segnalazioni a Enel da parte di molti di noi perché finalmente si attenzionasse il problema.

Non capiamo, altresì, perché abbiano fatto solo adesso ciò che evidentemente si sarebbe potuto fare prima. Anche a fronte delle tante richieste di chiarimenti pure telefoniche, non ci è mai stato comunicato un problema di difficile risoluzione né ci è stata spiegata la natura del problema». Così riferiscono i residenti.

Diritti essenziali da reclamare

«Una condizione in cui speriamo di non ricadere di nuovo. Siamo persone perbene. Quando siamo in difficoltà, e in questo rione accade spesso, il nostro compito è quello di segnalare i disservizi e di appellarci alle istituzioni per essere tutelati. Qui, dove la legalità non è un valore condiviso, avere l’illuminazione equivale a sentirci più sicuri. Dunque – raccontano ancora i residenti – restare al buio così a lungo ci ha fatti sentire ancora di più e ancora una volta abbandonati.

Speriamo di non dovere più protestare per questo servizio essenziale, visto che ancora dobbiamo sopportare di vivere in una discarica abusiva a cielo aperto».

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