sabato,Aprile 20 2024

Aeroporto Stretto, Enac su nuove tratte: «Per un secondo bando necessario impulso del territorio»

L’Ente nazionale di Aviazione civile risponde alla nostra richiesta di delucidazioni sui possibili scenari dopo le gare andate deserte

Aeroporto Stretto, Enac su nuove tratte: «Per un secondo bando necessario impulso del territorio»

In attesa di conoscere gli sviluppi delle interlocuzioni in atto anche con Sacal in Cittadella a Catanzaro, Enac risponde alla nostra richiesta di informazioni. Ciò dopo i bandi per le nuove tratte verso Bologna, Torino e Venezia dall’aeroporto dello Stretto, andati deserti.

L’Ente nazionale per Aviazione civile conferma che alcuna candidatura è stata presentata dalle compagnie aeree. «Nessun verbale conclusivo della procedura potrà essere pubblicato sul Portale Amministrazione Trasparente in quanto, essendo andata deserta la gara, la commissione non si è proprio costituita.

Ministero e Regione informati da Enac

Enac però ha «informato dell’esito della procedura il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione». Questi, dunque, sono conoscenza del mancato risultato da quasi un mese.

Enac ha altresì chiarito che «per quanto riguarda l’iter, non è necessario fare un nuovo Decreto Ministeriale di imposizione salvo che il territorio non ritenga di ridefinire l’impianto impositivo.  Per la sola riproduzione del bando con criteri rivisitati in linea con il decreto impositivo in vigore, Ministero e Enac devono essere coinvolte su impulso del territorio».

I possibili scenari

Risposte sintetiche ma essenziali dalle quali si desume come Enac non sia tenuta ad alcuna iniziativa in questa fase e che una riattivazione dell’iter potrebbe essere possibile anche senza un nuovo decreto impositivo del Ministero.

L’Ente nazionale per Aviazione civile potrebbe essere chiamata in causa nuovamente dal territorio per la pubblicazione di un nuovo bando con criteri aggiornati. L’importante è che questi criteri siano sempre in linea con il decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico numero 420 del 29 dicembre 2022. Il decreto poi pubblicato in gazzetta ufficiale due mesi dopo, il 24 febbraio 2023, prima della pubblicazione dei bandi andati deserti.

Prosieguo o nuovo stallo?

Quanto dunque sta accadendo in sordina in Cittadella è decisivo per il prosieguo o lo stallo di questa attività. Essa è stata individuata, ormai dallo scorso settembre, come funzionale al rilancio dello scalo attraverso l’incremento dell’attività volativa. Il tutto era stato formalizzato in conferenza dei servizi. Incontro che potrebbe essere nuovamente fissato.

L’aggiornamento dei criteri in linea con il decreto oggi vigente sarebbe la strada più celere. A meno che non si ritenga di modificare l’assetto delle nuove tratte, modificando anche le destinazioni. Ciò richiederebbe un’attivazione ex novo dell’iter. I tempi necessari non sarebbero brevi – certamente dei mesi con l’estate ormai alle porte – per un nuovo decreto impositivo del ministero.

Resta nel limbo l’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria mentre decisivo è quanto sarà fatto, o non sarà fatto, dagli enti territoriali, Regione e Sacal in primis, per recuperare le tratte finora non assegnate.

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