Musk rinuncia a Twitter, ritirata l’offerta da 44 miliardi
Il social media annuncia una causa contro il miliardario. Le azioni di Twitter Inc. sono crollate del 9% nel trading post chiusura della borsa
Elon Musk ha rinunciato all’acquisto di Twitter. Lo riferisce la Sec, la società che controlla la Borsa Usa. Secondo una lettera inviata da un avvocato del miliardario all’ufficio legale della società, di cui la Sec ha ricevuto una copia, «Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali» e non ha fornito le «informazioni commerciali richieste. A volte Twitter ha ignorato le richieste di Musk a volte le ha respinte per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili», si legge ancora.
Twitter ha annunciato che avvierà una causa contro Elon Musk dopo che il miliardario ha annunciato di aver ritirato l’offerta da 44 miliardi per l’acquisto del social media. Lo riportano i media americani. Le azioni di Twitter Inc. sono crollate del 9% nel trading post-chiusura della borsa dopo che Elon Musk ha annunciato di aver ritirato la sua offerta da 44 miliardi di dollari. Lo riporta Bloomberg.
Twitter in crisi
Twitter ha licenziato il 30% del team dedicato al recruiting, a due mesi dal blocco delle assunzioni in tutta l’azienda. Lo ha affermato un portavoce del social network a Techcrunch, rifiutando di condividere il numero esatto di dipendenti interessati. Secondo il Washington Post, la situazione della piattaforma non è delle migliori. Da mesi, Twitter ha sospeso la maggior parte delle assunzioni e dei rientri, a parte i ruoli più critici. Si tratta solo dell’ennesima difficoltà che interessa i colossi del web, tanto che si stima che negli ultimi due mesi siano stati licenziati oltre 30.000 lavoratori nel settore, con i social network non immuni alla crisi del mercato.
Concorrenti come Meta-Facebook e Snap hanno adottato misure precauzionali per far fronte alla situazione. Proprio la scorsa settimana, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha riferito ai dipendenti la necessità di prepararsi a mesi più difficili dal punto di vista delle risorse, con più lavoro e meno personale a disposizione. Per il Post, Musk e il resto della cordata non sembrano più intenzionati a concludere l’affare di acquisizione del microblog avendo «interrotto le discussioni relative al finanziamento».