Reggio entra nel vivo delle feste con uno di quei weekend che segnano il passaggio dalla routine all’atmosfera natalizia. C’è chi rientra, chi resta e chi decide che questo è il momento giusto per ricominciare a vivere la città: tra mercatini, concerti, musical, club sotterranei e teatri pieni, l’impressione è quella di un dicembre che finalmente si apre. Per tutti quelli che chiedono «ma stasera che si fa?», la risposta, ancora una volta, è che la città offre molto più di quanto sembri.

Giovedì 11 dicembre

Il giovedì apre un weekend che comincia già ad avere il passo delle feste. Al Malavenda Café tornano i Traccia 3, un trio affezionato al pubblico che unisce repertorio italiano e internazionale in una formula elettroacustica sempre elegante.

Poco distante, al Birri Basta, il Faber Quartet propone un viaggio nella poesia di Fabrizio De André: un omaggio costruito con rispetto, cura e una formazione che dialoga con il pubblico con naturalezza.

Chi cerca una serata più giocosa sceglie l’Oasi con Canta che ti passa, tra dinner, karaoke, quiz game e un dj set leggero che accompagna fino a tardi.

L’Undead apre invece con il suo aperitivo alternativo, mentre a Palmi il Nuna Sorsi & Morsi trasforma la cena in uno spettacolo cantato che ormai è diventato un appuntamento riconoscibile.

Nel centro storico si riaffaccia l’artigianato con il mercatino natalizio di Piazza Duomo, mentre Sant’Alessio inaugura il Festival delle Migrazioni e Cittanova apre la mostra dei presepi.

A Melicuccà il villaggio Melis Christmas restituisce il gusto delle tradizioni, tra luminarie e iniziative comunitarie. Chi vuole chiudere la serata in leggerezza trova nel Bowling di San Gregorio un appuntamento fisso, tra musica e sfide in pista.

Venerdì 12 dicembre

Il venerdì assume un tono più scenico, quasi fosse un’anteprima del weekend vero e proprio. Al Teatro Cilea arriva Tu vo’ fa’ l’americano, la produzione Officina dell’Arte che gioca con linguaggi contemporanei e ritmi vivaci, mettendo in scena un racconto brillante e immediato.

All’Odeon, invece, il pubblico ritrova il grande musical con Il Gobbo di Notre Dame, una produzione corale che unisce canto, movimento e una scenografia importante, capace di coinvolgere anche le famiglie. Un venerdì che segna il ritorno nelle sale e che apre alla varietà del sabato.

Sabato 13 dicembre

Il sabato è il giorno dello sguardo largo, quello che non si lascia definire da un solo tono. Il pomeriggio si apre in Piazza De Nava con Asta in Piazza, l’evento curato dal Museo Archeologico che porta il salto con l’asta nel cuore della città: un gesto atletico che diventa spettacolo urbano.

Alla Chiesa di San Giuseppe al Corso risuonano invece i canti della rassegna Ch’è dduci stu figghjiu, un appuntamento che unisce tradizione, cori polifonici e atmosfere natalizie senza forzature.

Il Viale Aldo Moro si trasforma poi nel Sogno di Natale, una festa che miscela animazione, fitness, musica, folklore e street food, creando un movimento continuo tra pomeriggio e sera.

Sul fronte teatrale, la città propone più palchi: Il morto sta bene in salute al San Brunello, Elisabetta e Limone al Teatro Primo e L’impresario delle Smirne a Caulonia. Per una serata più raccolta, il Piky ospita Dinner on Xmas con il piano show di Angelo Polimeni, mentre la notte apre scenari diversi.

L’Undead accoglie Vagliolise, protagonista della scena elettronica calabrese; l’Interzone offre invece il live di Kenobit, che con due GameBoy costruisce una trama sonora tra 8bit e techno, proseguendo con il dj set di DIP. Al Piro Bistrot, infine, la notte più pop prende forma con Pleasure Waves, evento firmato dalla Socio Crew.

Domenica 14 dicembre

La domenica si apre con il Mercante in Fiera, che porta antiquariato e collezionismo sulla Rada Giunchi fin dalle prime ore del mattino. Nel pomeriggio l’Oasi torna con Giorni Stupidi, l’evento ispirato all’immaginario di Mamma ho perso l’aereo, diventato ormai un punto di riferimento del fine settimana.

Sul fronte culturale, l’Odeon propone Lo Schiaccianoci, mentre Villa San Giovanni ospita un’ulteriore replica di Elisabetta e Limone. All’Osservatorio Antigone va in scena Ecuba, il sogno, e il San Brunello chiude la settimana con un’ultima rappresentazione di Il morto sta bene in salute.

Sulle montagne, Santo Stefano d’Aspromonte illumina l’Albero della Pace, accompagnato dalla tradizionale crispellata, mentre in città la poesia incontra il Natale con Profumi natalizi, una serata che unisce italiano e dialetto.

Questo fine settimana restituisce l’immagine di una città che si muove su più livelli: teatri che dialogano, locali che sperimentano, quartieri che propongono, piazze che diventano luoghi di incontro.

Quando il Natale si avvicina, Reggio sembra ritrovare una sua forma riconoscibile, fatta di riti, spazi condivisi e piccole abitudini che tornano a farsi vive. E, come sempre, la risposta resta la stessa: «non c’è nenti» solo per chi non guarda.