Scuole inagibili a Reggio, le 14 classi della Dante Alighieri resteranno a Catona presso la Scuola per Mediatori linguistici
Le sei classi della primaria del Melissari saranno spostate nella nuova scuola di Vito. Le tre dell’Infanzia, solo per le prime settimane, saranno divise tra il Carducci e il Parco Caserta. L’assessore Briante: «Considerati i tempi, abbiamo fatto il massimo. Trasporto gratuito garantito»
Giornata decisiva quella di ieri per il nodo Catona rimasto di sciogliere dopo la chiusura per inagibilità della scuola secondaria di I° grado Dante Alighieri e del relativo distaccamento Dante
Alighieri sempre a Catona, per un totale di 14 classi. Una incognita alla quale era rimasta legata anche l’alternativa alla scuola nuova di Vito per le classi di un’altra delle scuole chiuse per inagibilità, ossia il Melissari.
Per garantire la prossimità territoriale e la permanenza delle 14 classi della Dante Alighieri a Catona, il Comune aveva fin da subito individuato l’ex Ciapi, polo formativo della Regione Calabria però chiuso da anni. Le sue condizioni di abbandono impedivano, però, una sua fruibilità in tempi ristretti. Quindi si è optato per la scuola superiore per Mediatori Linguistici “Campus dello Stretto”, sita in un’ala della struttura del Ciapi rimasta aperta e utilizzata e dunque anche spendibile come soluzione temporanea. Sopralluoghi, interlocuzioni e confronti sono andati avanti fino a ieri, coinvolgendo naturalmente anche la dirigente dell’istituto comprensivo Radice-Alighieri Simona Sapone.
Il nodo Catona e la questione del Melissari
«Ieri – ha spiegato l’assessore comunale all’Istruzione Anna Briante – presenti i vertici del dipartimento Patrimonio della Regione che hanno dato il placet alla concessione in uso della struttura per ospitare le 14 classi della Dante Alighieri rimaste senza scuola, a patto di trovare una soluzione alternativa adeguata per i mediatori. Soluzione che è stata trovata. Così le 14 classi resteranno a Catona mentre i mediatori linguistici si sposteranno a Reggio nel palazzo sempre di proprietà della Regione dell’ex Inapli. Qui occuperanno il piano terra e parte del primo piano, convivendo con alcune aule di formazione in uso alla Città Metropolitana allocate al secondo piano.
Gli stessi mediatori hanno, infatti, posto come condizione quella che non ci fosse promiscuità con alunni e alunne. Dunque la soluzione di occupare il piano terra con le nove classi del Melissari, dato che l’opzione della nuova scuola di Vito non era stata ben accolta dai genitori, purtroppo non potrà essere praticata. Così le sei classi della Primaria dovranno essere collocate nella nuova scuola di Vito. Delle tre classi dell’Infanzia, una andrà al Carducci e altre due al parco Caserta. L’edificio scolastico che dovrà ospitarle sarà sistemato nell’arco di circa un mese.
È chiaro che trattasi di soluzioni provvisorie adottate per consentire l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza. Di più non avremmo potuto fare visto che un quadro completo, e per altro inatteso, delle criticità gravi si è avuto solo il 26 agosto scorso. A giugno avevamo ricevuto solo un alert per una sola scuola. Sappiamo che le famiglie potranno non essere soddisfatte delle soluzioni adottate. Ci dispiace ma con quello avevamo in disponibilità, ribadisco, abbiamo assicurato il meglio. Di più non avremmo potuto fare. Abbiamo lavorato per garantire sicurezza.
Resta da definire se sarà necessario prorogare leggermente il ritorno in classe degli alunni della Dante Alighieri, attesa la soluzione individuata oggi. La struttura è già dotata di classi con banchi ma potrebbe essere necessario un breve frangente per il coordinamento necessario in capo alla scuola Alighieri e per il trasferimento della scuola di formazione per Mediatori Linguistici».
Soluzioni provvisorie e prospettive
Questo dunque il quadro che dovrebbe essere cristallizzato in giornata da un’ordinanza sindacale, in esito alla riunione finale di ieri pomeriggio a palazzo San Giorgio alla quale erano presenti il sindaco Giuseppe Falcomatà, il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, il presidente del Consiglio comunale Enzo Marra, gli assessori comunale Anna Briante e Domenico Battaglia, il direttore generale del Comune reggino Demetrio Antonio Barreca, la segretaria generale Antonia Criaco, il capo di gabinetto Antonio Ruvolo, la dirigente del settore Istruzione Daniela Gerolama Roschetti, il dirigente del settore Formazione della Città Metropolitana Fortunato Battaglia e i vertici Atam.
Soluzioni provvisorie che quindi presuppongono un’attività di ripristino di una normalità. Già in commissione Controllo e garanzia la settimana scorsa, la stessa assessora Briante ha annunciato che «la scuola di Condera già ad ottobre sarà sede di cantiere per la riqualificazione e che per la scuola Dante Alighieri è stato presentato un progetto del Miur per accedere all’8 per mille e concorrere per un intervento in tempi celeri, finanziato fino a un massimo di 400mila euro. Noi lavoreremo certamente per far tornare in sicurezza le classi nella loro scuola di origine, in tutti gli istituti in cui ciò sarà possibile».
Il trasporto gratuito
«Garantiremo, come annunciato – ha concluso l’assessore comunale all’Istruzione Anna Briante – il servizio di trasporto gratuito per gli alunni del Pythagoras che dovranno arrivare a Gallina, per gli alunni della scuola di Condera che dovranno recarsi a San Sperato, per gli alunni del Melissari che dovranno recarsi nella nuova scuola di Vito, con uno scuolabus che effettuerà tre corse (uno dal Melissari e due dal terminal Atam presidiato e sito sul ponte della Libertà. Qui probabilmente sarà necessario distribuire gli ingressi, distanziandoli di qualche minuto gli uni dagli altri, vista la distanza da percorrere per raggiungere la scuola e il traffico della zona in quella fascia oraria.
Atam, non disponendo di un parco mezzi che potesse far fronte a questa situazione straordinaria, ha attinto anche da società private. Come annunciato, garantirà il trasporto che sarà gratuito per le famiglie».
Mancano ormai solo pochi giorni al suono della prima campanella previsto per lunedì 16 settembre. Una campanella che per centinaia di alunne e alunni reggini suonerà in una scuola diversa da quella che avevano immaginato. L’importante è che suoni come è importante che si lavori sul fronte essenziale della Sicurezza degli edifici scolastici con una programmazione che operi in prevenzione e non in emergenza.