Tutti gli articoli di Società
PHOTO
«Gianni ha sempre ricordato le sue radici intrise di Magna Grecia. Il simbolo scelto per la maison è la medusa, un chiaro richiamo alla mitologia greca. Noi siamo figli della Magna Grecia, Gianni questo non l’ho mai scordato». Santo Versace ha ribadito, come del resto ha fatto in altri occasione anche la sorella Donatella, che la Magna Grecia fu grande fonte di ispirazione per suo fratello Gianni, il genio che plasmò la bellezza e la moda nel mondo.
Lo ha ricordato lo scorso maggio nell’aula magna Ludovico Quaroni dell’università Mediterranea di Reggio Calabria in occasione della presentazione del libro “Fratelli. Una famiglia italiana” (Rizzoli), i cui proventi sono interamente devoluti alla fondazione Santo Versace, impegnata dal 2021 in progetti a beneficio di persone che vivono in condizioni di fragilità e di disuguaglianza sociale.
Un’intitolazione importante mai concretizzata
«Gianni ha portato Reggio e la Magna Grecia nel mondo come nessun altro è stato capace di fare. Questa città dovrebbe intitolare alla sua memoria ciò che ha di più bello», ha dichiarato ancora. E il pensiero è andato al corso principale della città oggi intitolato a Giuseppe Garibaldi. Una idea che è stata anche del consigliere comunale Massimo Ripepi.
Di magnificenza era permeata anche l’idea dell’ex sindaco e presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, rilanciata anche negli studi del Reggino.it. durante l’intervista del direttore Claudio Labate, che aveva proposto di intitolargli il museo del Mediterraneo, progettato durante la sua amministrazione e che adesso con l’amministrazione Falcomatà vede muovere i primi passi verso la costruzione.
C’è il viale che conduce all’aeroporto Tito Minniti, deliberata dall’attuale sindaco Falcomatà ma dove neppure una targa è stata apposta. Poi da ultimo l’annuncio, nel 2023, dell’allora sindaco ff Paolo Brunetti di una intitolazione importante alla quale si stava lavorando già due anni fa senza che nulla si sia più saputo. Resiste la denominazione del grande auditorium del Centro direzionale di Reggio e si aggiunge quella della Sala dell’arte dell’Altafiumara, segni importanti come l’intenzione, ostacolata dalla burocrazia, dell’università Mediterranea di conferire una laurea Honoris causa alla sua memoria.
Il legame con la Magna Grecia
E tuttavia Reggio deve a Gianni Versace molto di più e Gianni Versace merita di essere celebrato e ricordato come lui ha fatto con le sue radici attraverso il suo ineguagliabile talento.
I suoi primi passi mossi furono mossi in riva allo Stretto nella sartoria di mamma Franca. Poi Milano e dopo la conquista del mondo con il suo estro inconfondibile. Eppure a Reggio la sua memoria sembra sospesa.
La mostra degli abiti dei Vip londinesi
Intanto in occasione dei 28 anni dalla sua scomparsa, Londra gli dedica una retrospettiva. La mostra sarà aperta al pubblico all’Arches London bridge, al civico numero 8 di Bermondsey street, domani 16 luglio. Stasera prevista l’anteprima della mostra curata da Karl von der Ahe, la più grande collezione di modelli vintage (450) Versace mai esposta nel Regno Unito, dedicata alle personalità londinesi, Lady Diana, Sting, Kate Moss, Elton John, George Michael che vestirono Versace. Un tuffo negli anni Novanta.
Una mostra che attinge dalle collezioni private tra le quali quella corposa di Antonio Caravano di cui è curatrice Sabina Albano. «Ci saranno in mostra abiti e accessori preziosi e unici come il cappello di Elton Jonh e un originale pin dress indossato da Anna Wintour, giornalista ed editrice britannica, già direttrice di Vogue. La collezione che io curo è la più grande, quella di Antonio Caravano. Circa l’80% dei capi esposti provengono da essa. La prima esposizione che ho curato è stata allestita al Mann, Museo Archeologico nazionale di Napoli nel 2017, per i vent’anni dalla scomparsa di Gianni Versace».
15 luglio 1997
Il brand Versace ha rivoluzionato la moda, innovandola profondamente, portando alto il Made in Italy nel mondo ed esaltandone la matrice di industria culturale. Poi la tragedia che cambiò il destino di Gianni e non solo il suo.
Il 15 luglio 1997 Gianni Versace venne assassinato a Miami dove viveva. Fu la mano di Andrew Cunanan a ucciderlo davanti a Casa Casuarina, dove lo stilista viveva con il suo compagno Antonio D’Amico, anche lui stilista, scomparso nel 2022.
Quel brand continua a decantare nel mondo anche adesso che veste Prada. E così lo spirito creativo indomito e il genio di Gianni Versace.