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Valorizzare gli immobili dello Stato, sottraendoli a situazioni di abbandono o regolarizzando situazioni amministrative pendenti, al fine di assicurarne la piena e sicura fruibilità e la messa al servizio della comunità e del territorio. Ecco cosa anima il piano di rigenerazione immobiliare messo in atto dal Demanio anche in Calabria e nel reggino.
La firma
Altro tassello di questo percorso, di cui beneficerà a partire da oggi anche l’università Mediterranea di Reggio Calabria, è la firma dell’odierno atto di concessione a titolo gratuito per la durata di sei anni (rinnovabili) di una porzione dell’immobile afferente al demanio artistico insistente nel palazzo dell’ex Federazione Fascista, dove ha sede anche la sezione staccata del Tar di Reggio Calabria, accanto a piazza del Popolo. Il palazzo, opera dell’ingegnere Flaminio De Mojà risalente al 1935, occupa l’isolato 128 e costituisce il lotto di raccordo tra la città antecedente il terremoto del 1908 e la nuova espansione del piano di ricostruzione. L’agenzia reggina del Demanio è impegnata già dallo scorso anno della valorizzazione di altre porzioni di palazzo De Mojà, a beneficio della sezione reggina del Tribunale Amministrativo regionale (Tar) e del Segretariato regionale del ministero della Cultura.

La firma ha avuto luogo a palazzo Zani, presso la sede dell’agenzia territoriale del Demanio di Reggio Calabria, alla presenza del direttore reggino Antonio Arnoni, del direttore regionale Giovanni Zito e del rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.
«Detto immobile rivela il proprio valore storico nei caratteri compositivi e formali; testimonia l’importante rinnovamento architettonico ed il più ampio processo di rinnovamento operato dal razionalismo a Reggio Calabria», si legge nella nota illustrativa stilata dal Demanio.
Il primo atto con l’Ateneo
«Dopo un percorso durato un pò di anni, finalmente oggi riusciamo ad arrivare ad una regolarizzazione amministrativa – ha sottolineato il direttore regionale del Demanio – Giovanni Zito – che consentirà all’Università di avere adesso titolo a mettere a frutto i finanziamenti a disposizione in maniera più veloce ed efficiente. Teniamo a sottolineare che trattasi del primo atto di sinergia con la Mediterranea. Il primo di una serie che seguirà e che si inquadra nella visione generale perseguita dal Demanio attraverso interlocuzioni istituzionali con tutti gli enti interessati. Lo scopo è quello avviare azioni fruttuose sull’immenso patrimonio dello Stato in Calabria e così alimentare i migliori percorsi di valorizzazione e fruibilità degli immobili medesimi».
Potenziamento delle strutture didattiche e di ricerca

«Siamo molto grati all’ingegnere Zito e all’agenzia del Demanio – ha sottolineato il rettore dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti – per la grande disponibilità dimostrata concretamente e non solo per rilanciare le nostre attività per fini di didattici e di ricerca già in essere presso le strutture di loro competenza.
Siamo grati anche per la volontà di avviare una collaborazione istituzionale più sinergica, con ricadute sul territorio che vanno oltre la concessione di immobili, per innescare virtuosi percorsi culturali, formativi e sociali. Oggi regolarizziamo l’utilizzo che al momento consiste nell’elaborazione di studi grafici, di proposte progettuali che coinvolgono tutta la comunità accademica, a beneficio particolare degli studenti. L’atto odierno ci consente adesso di ampliare la nostra attività in loco fino a ieri limitata per rilanciarla ed estenderla».