Reggio, Mediterranea e Banco Alimentare insieme contro lo spreco: presentato l’opuscolo “Diventa un Food Hero” – VIDEO
Lo strumento di sensibilizzazione è stato al centro dell'odierno incontro presso il dipartimento di Agraria. L'iniziativa si inquadra nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto lo scorso anno
Ha risorse per tutti perché non spreca, recupera e ridistribuisce in sicurezza quanto viene scartato destinandolo al consumo umano. Le sue sane abitudini alimentari contribuiscono a tutelare l’ambiente e il pianeta, garantendo così a tutti l’accesso al cibo. Qualità proprie di un eroe che devono senza più indugio essere di ispirazione per le persone comuni.
Ed è proprio il “food hero” al centro dell’opuscolo presentato nell’aula seminari Nesci del dipartimento di Agraria dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. La pubblicazione e la diffusione dell’opuscolo “Diventa un Food Hero” sono azioni contemplate nell’accordo di collaborazione, stipulato lo scorso anno tra il dipartimento di Agraria e il Banco Alimentare e di cui sono referenti scientifiche le professoresse Mariateresa Russo e Adele Muscolo, quest’ultima anche ideatrice dell’opuscolo.
Risorse naturali limitate e accesso al cibo
«Il food hero è la figura del futuro ed è, pertanto, al centro dell’invito che con il nostro piccolo vademecum per un grande cambiamento abbiamo inteso lanciare alla cittadinanza. Occorre conoscere la stretta relazione che esiste tra le abitudini quotidiane, la vita del pianeta e l’impatto ambientale che ne deriva per capire quanto sia necessario cambiare al più presto le abitudini alimentari.
Non ci si sofferma mai su quanto di ciò che si mette nel carrello della spesa poi viene buttato. Non realizziamo che quel cibo è fatto con risorse naturali che sono limitate, quindi sprecarlo equivale a pregiudicare l’accesso di tutti al cibo e a minacciare l’esistenza di un pianeta sostenibile. Il rifiuto ha, infatti – ha sottolineato la professoressa Adele Muscolo – un impatto ambientale sul pianeta e produce conseguenze sul cambiamento climatico.
L’opuscolo si propone di indicare le corrette abitudini alimentari e quelle da cambiare, iniziando dalla spesa. Ci sono anche dei suggerimenti sulla conservazione degli alimenti, anch’essa una pratica che contrasta lo spreco. Meglio conserviamo, meno buttiamo. E ancora indicazioni per riciclare gli scarti sia dal punto di vista alimentare che dal punto di vista agronomico». Così la professoressa Adele Muscolo, coreferente scientifica dell’accordo e ideatrice dell’opuscolo “Diventa un food hero”.
Divulgazione e sensibilizzazione
L’opuscolo costituisce uno strumento di divulgazione al quale hanno collaborato Lucia Evoli, Cristina Porcino e Luigi Catalano per il Banco Alimentare della Calabria e i dottorandi e assegnisti della Mediterranea Federica A. Marra, Mariateresa Oliva e Santo Battaglia, che hanno curato la grafica.
Le conoscenze dell’Ateneo per gestire le derrate
«Nel contesto di questa convenzione – ha spiegato il professore Marco Poiana, direttore del dipartimento Agraria dell’università Mediterranea di Reggio – il dipartimento pone le sue conoscenze al servizio di una corretta gestione delle derrate che il banco alimentare utilizza per il suo fine sociale di supportare le famiglie in difficoltà e per quello anche ambientale di ridurre lo spreco.
Gli assi di sviluppo delle attività formative e di ricerca di questo dipartimento, oltre a ricomprendere gli aspetti legati ad Agraria, Allevamenti e Produzione primaria, Foreste e Ambiente, contemplano anche uno specifico settore delle Scienze delle tecnologie alimentari. Proprio gli studenti di questi corsi di studio, con docenti e ricercatori cooperano con il banco Alimentare. Una collaborazione che ha prodotto anche l’opuscolo che oggi presentiamo.
Una sorta di vademecum di stampo divulgativo sull’utilizzo in sicurezza dei prodotti in eccedenza, contribuendo al perseguimento di uno degli obiettivi dell’agenda 2030 ovvero quello della economia circolare con conseguente riduzione degli sprechi alimentari», ha spiegato ancora il professore Marco Poiana, direttore del dipartimento Agraria dell’università Mediterranea di Reggio.
Il 50% dello spreco in casa
E tra i principali obiettivi dell’attività del Banco Alimentare c’è proprio quello di sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare. «Circa il 50% dello spreco – ha spiegato Giovanni Bruno, presidente Bando Alimentare Nazionale – si produce nelle famiglie nelle case. È, quindi, uno spreco che può essere ridotto attraverso la cultura e dall’educazione dei singoli. Questo opuscolo è uno strumento di sensibilizzazione in questa direzione.
Riteniamo particolarmente significativo il contesto nel quale è stato ideato e realizzato ossia la convenzione sottoscritta con l’università Mediterranea. Le sinergie con il mondo universitario sono strategiche perché in esso si genera il sapere, si formano le generazioni che domani guideranno e che faranno le scelte che possono determinare il cambiamento. Il nostro impegno concorre a conseguire uno sviluppo sostenibile, concetto dal quale discendono una serie di responsabilità che dall’ambiente spaziano fino all’economia.
L’enciclica di Papa Francesco parla, infatti, di ecologia integrale che dunque tiene insieme tutto ponendo al centro l’uomo. Se ci sono persone in difficoltà vanno aiutate. Occorre far crescere questo tipo di sensibilità e la disponibilità ad aiutare, quindi far crescere la cultura del dono. La giornata della Colletta alimentare va proprio in questa direzione», ha evidenziato Giovanni Bruno, presidente Bando Alimentare Nazionale.
Colletta alimentare in crescita in Calabria
Incoraggianti e in crescita sono i numeri del recente appuntamento giunto quest’anno alla 28^ edizione.
«Quest’anno abbiamo coinvolto 5000 volontari negli oltre 500 punti vendita aderenti alla Giornata in tutta la Calabria. La raccolta ha registrato un’impennata di circa 10.000 kg. Lo scorso anno – ha sottolineato Gianni Romeo, direttore regionale del Banco alimentare della Calabria – avevamo raccolto 168 tonnellate di cibo mentre quest’anno le tonnellate in Calabria sono state 177 e ancora sono in corso iniziative.
Siamo, quindi, abbastanza soddisfatti e siamo contenti perché questo messaggio è stato ed è veicolato soprattutto nelle centinaia di scuole che partecipano a questa iniziativa. Parlare ai più giovani – ha sottolineato ancora Gianni Romeo, direttore del Banco alimentare della Calabria – è per noi un’attività di educazione e formazione essenziale nella quale si inserisce anche la qualificante sinergia con la Mediterranea di Reggio Calabria che conferisce alla nostra attività anche un carattere scientifico, aprendo altri e importanti canali di comunicazione con i giovani».
L’idea: una colletta alimentare in ateneo
E infatti idee che possano coinvolgere i giovani sono state già accennate questa mattina da Mario Auddino, rappresentante degli studenti nel Senato accademico.
«L’esperienza del Banco alimentare riveste una notevole importanza. Noi studenti credo potremmo ragionare insieme per mettere in campo delle iniziative e dare un contributo concreto con iniziative, incontro e magari anche una raccolta interna all’ateneo».