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Una buona notizia tira l’altra. Dopo l’inaugurazione del parco urbano nel rione Marconi nella zona sud di Reggio Calabria, frutto di un intervento dell’amministrazione comunale eseguito con fondi del Pnrr, a distanza di una settimana a fare notizia è anche la permanenza di uno stato di decoro, a lungo atteso nel rione. Il deposito illegale di rifiuti, che non si era fermato neppure durante i lavori di riqualificazione, pare concedere una tregua.

La speranza è che tale condizione inizi a essere permanente, che la bellezza restituita al rione attraverso il verde curato, l’area giochi e il campetto riqualificato, la piazza e le panchine libere dalla spazzatura, le strade non più discariche a cielo aperto, sia duratura e foriera di una stagione di effettiva rinascita di questo quartiere. Una rinascita che sta dando motivo di essere concreta e che tuttavia deve fungere da stimolo per estendere la sua portata anche alle pertinenze interne agli alloggi popolari e agli alloggi medesimi, dove invece il degrado è dilagante e permanente.

Lo stato di incuria generato dall’abbandono delle istituzioni, dove l’occhio non vede e che, dunque resta nascosto, si manifesta attraverso la presenza di rifiuti e sterpaglie, tubature abusive e strutture decadenti che necessiterebbero di una manutenzione a questo punto straordinaria. La luce e la tenebra, la bellezza e il degrado convivono, così, a poche centinaia di metri, in uno stesso quartiere nel cuore di Reggio Calabria, che ha adesso dopo decenni una occasione anch’essa straordinaria di riscattarsi e diventare vivibile per le tante persone perbene che vi risiedono.

E allora la sfida resta quella dei controlli anche dentro gli alloggi per ristabilire la legalità e quindi il decoro, la bellezza, la dignità, in una parola la vivibilità che in tanti ricordano, che c’era e che può, anzi deve, tornare ad esserci.