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La strada non è stata chiusa ed è cresciuto il degrado nella tormentata zona di Mortara San Gregorio, periferia sud di Reggio Calabria, lungo la via che conduce al centro agroalimentare. L’incessante abbandono dei rifiuti, nonostante il blitz dei carabinieri dello scorso marzo, non conosce sosta. Anche se gli incendi sono diminuiti, visti gli enormi cumuli formatisi, il rischio che si ricorra alle fiamme per creare spazio per altri depositi illeciti è attuale e concreto.
Inoltre l’estate è alle porte. Con essa arriveranno anche le alte temperature che potrebbero innescare roghi. Ogni genere di materiale è presente in quella che ormai è un’eterna discarica a cielo aperto, in mezzo alle case.
Il degrado crescente e il rischio incendi
Vani finora le denunce e gli esposti del comitato Vedo Sento Parlo di San Gregorio che da anni segnala alle autorità i pericoli per la salute e per l’ambiente che questa situazione genera. La strada che il Comune reggino in occasione del sopralluogo della garante regionale per la Salute Anna Maria Stanganelli, lo scorso anno si era impegnato a chiudere, è rimasta aperta. È rimasta accessibile a chi ha continuato a utilizzarla come pattumiera, come sede per attività evidente illegali e pericolose per l’ambiente e la salute pubblica.
Intervento di pulizia da affidare: importo base 180 mila euro
All’orizzonte c’è adesso un intervento importante che il Comune sta per mettere in campo. Si procederà con la «rimozione dei rifiuti presenti e con il ripristino dello stato dei luoghi in località Mortara di Reggio Calabria. In particolare lungo la viabilità principale e secondaria che conduce al realizzando Centro agroalimentare». Il settore Ambiente del Comune, infatti, procederà con «l’affidamento in appalto dell’esecuzione di un intervento “a corpo” di rimozione, trasporto e avvio a recupero/smaltimento di rifiuti urbani e speciali abbandonati da ignoti in località Mortara per un importo presunto a base d’asta pari a 180 mila euro oltre Iva al 10%. Ciò stante la difficoltà intrinseca di dettagliare quantitativamente e qualitativamente i rifiuti presenti in loco».
L’affidamento avverrà tramite una procedura negoziata senza bando. La gara, per la quale è stata contestualmente approvata la lettera di invito per i potenziali operatori economici, sarà aggiudicata in un unico lotto.
Il costo complessivo ammonta a oltre 223 mila euro da imputarsi all’annualità 2024, nel quadro del Bilancio di previsione 2024 – 2026, approvato lo scorso 18 aprile dal Consiglio comunale. Nominato responsabile Unico del procedimento, il funzionario Pasquale Giuseppe Bonocore.
L’urgenza dell’intervento e l’affidamento a un soggetto esterno
«I sopralluoghi esperiti hanno evidenziato la presenza di ingenti ed eterogenei quantitativi di rifiuti urbani e speciali, in particolar modo lungo la viabilità principale e secondaria che conduce al realizzando Centro agroalimentare, tali da rappresentare una rilevante problematica igienico-sanitaria».
Lo scorso 11 novembre 2023, il dirigente pro tempore aveva richiesto un preventivo di spesa al gestore Teknoservice Srl per l’esecuzione di un intervento mirato di riqualificazione ambientale dell’area. La cessata attività di Teknoservice e il travagliato subentro nel servizio di raccolta rifiuti nel territorio comunale reggino di Ecologia Oggi, al momento limitata nella sua capacità di contrarre, unitamente a una problematica di bilancio adesso superata, hanno finora impedito l’affidamento di questo servizio.
L’intervento è ritenuto però urgente. Pertanto l’Amministrazione comunale adesso intende procedere «al di fuori degli ordinari servizi di igiene urbana, attraverso l’affidamento a un idoneo operatore economico». I servizi ordinari di igiene urbana nel comune di Reggio sono ancora una volta in una condizione di precarietà.
«Ecologia Oggi è stata interdetta e non puoi contrarre con la pubblica amministrazione. Neppure con il Comune di Reggio, che prima dell’interdittiva aveva proceduto intanto con un affidamento anticipato del servizio. Qualunque sia l’esito, troveremo una soluzione tecnica per non interrompere la raccolta, anche se dovessimo revocare l’affidamento per procedere con nuovo bando». Cosi il vicesindaco e assessore all’Ambiente del comune di Reggio, Paolo Brunetti.
L’incognita del “dopo”
Atteso l’imponente intervento in programma a Mortara, resta l’enorme incognita di come mantenere il decoro. L’area non è video sorvegliata ed è evidentemente da tempo ormai una sorta di zona franca nella quale l’illegalità e l’impunità regnano pressoché indisturbate. Occorre pensare anche a come mantenere i luoghi puliti, sottraendoli alla longa manus che li tiene da tempo in ostaggio.
Le richieste degli stessi residenti, i loro appelli non si contano più. Nonostante ciò, il tema del controllo e della sicurezza resta sempre aperto e senza una risposta risolutiva, pur costituendo un aspetto essenziale per consegnare finalmente l’area a un futuro di libertà dal degrado e dai reati ambientali di cui continua ad essere sede.
La video sorveglianza
Recente è la nomina, a cura del settore Polizia Municipale del comune di Reggio Calabria, del responsabile di progettazione, collaudo, coordinamento della sicurezza e direzione ed esecuzione dei lavori con riferimento al Sistema videosorveglianza con telecamere. Il comune di Reggio Calabria aveva deliberato nel 2022 di presentare la sua proposta progettuale. Essa è stata ammessa a finanziamento a valere sul Programma Operativo Complementare “Legalità” 2014-2020 per un importo complessivo pari ad euro 350mila euro. Sarà l’area di Mortara tra le quelle prioritarie da video sorvegliare? Una volta bonificata l’area, l’accesso alla strada sarà finalmente sottoposto a controllo?