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Reggio, presto al museo anche i Bronzi di San Casciano – VIDEO

Ritrovati nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano in provincia di Siena, saranno temporaneamente ospitati, fino a gennaio 2025, insieme ai capolavori ritrovati nel mar Ionio

Reggio, presto al museo anche i Bronzi di San Casciano – VIDEO

«È una mostra straordinaria quella in programma a Reggio Calabria. Con orgoglio annunciamo che il nostro museo sarà uno dei pochi musei al mondo, forse l’unico, ad avere tutti questi bronzi esposti nello stesso posto, nello stesso momento, in occasione di questa mostra temporanea. Abbiamo in programma di allestirla tra la fine di luglio e i primi di agosto e di tenerla fino a gennaio 2025. Sarà un’opportunità davvero eccezionale per turisti e cittadini quella di ammirare non solo i Bronzi di Riace ma anche gli altri recentemente scoperti». 

Si preannuncia un’estate ricca di appuntamenti culturali quella proposta dal museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, dall’inizio dell’anno diretto da Fabrizio Sudano. Dopo l’evento con il cantautore e scrittore Roberto Vecchioni, in arrivo la prestigiosa mostra dei Bronzi di San Casciano rinvenuti nel 2022, 50 anni dopo il ritrovamento nelle acque dello Ionio dei Bronzi di Riace, nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.

Dopo il primo allestimento al palazzo del Quirinale lo scorso anno, la collezione “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” è adesso di casa al Mann, Museo archeologico nazionale di Napoli, dove resterà fino al prossimo 30 giugno.

I bronzi di San Casciano

«Raffigurano le divinità venerate nel luogo sacro, assieme agli organi e alle parti anatomiche per le quali si chiedeva l’intervento curativo della divinità attraverso le acque termali. Dal fango caldo sono riemerse effigi di Igea e di Apollo, oltre a un bronzo che richiama il celebre Arringatore, scoperto a Perugia e nelle collezioni storiche del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

La gran parte di questi capolavori dell’antichità si data tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C, un periodo storico di importanti trasformazioni nella Toscana antica, nel passaggio tra Etruschi e Romani.

Oltre 20 statue di bronzo in perfetto stato di conservazione, ex voto e altri oggetti, ma anche cinquemila monete in oro, argento e bronzo. Un ritrovamento, definito eccezionale dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Nel 2022 la campagna di scavo al santuario etrusco-romano connesso all’antica vasca sacra della sorgente termo-minerale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, avviata nel 2019, ha restituito un ricco tesoro». È quanto si legge sul sito del ministero della Cultura.

Un ritrovamento straordinario

«Una scoperta che riscrive la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo», ha dichiarato l’etruscologo responsabile dello scavo, il professore Jacopo Tabolli.

«È la scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai avvenuti nella storia del Mediterraneo antico», ha commentato il direttore Generale Musei, Massimo Osanna.

«L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha permesso anche di preservare meravigliose iscrizioni in etrusco e latino che furono incise prima della loro realizzazione. Nelle iscrizioni si leggono nomi di potenti famiglie etrusche del territorio dell’Etruria interna, dai Velimna di Perugia ai Marcni noti nell’agro senese. Accanto a onomastica e forme dedicatorie in etrusco troviamo iscrizioni in latino, che menzionano anche le aquae calidae, le fonti calde del Bagno Grande, dove le statue furono collocate». È quanto si legge ancora sul sito del ministero della Cultura.

La biblioteca

L’esposizione dei bronzi dei San Casciano si incastonerà all’interno di un programma ricco e variegato proposto per l’estate dal museo che dalla fine di giugno ha reso nuovamente accessibile anche la biblioteca.

«È tornata ad accogliere il pubblico, con il suo ricco patrimonio librario, la biblioteca del museo. Un servizio gratuito e accessibile che il museo offre non solo ad archeologi e studiosi ma alla cittadinanza tutta. Iniziamo con due aperture settimanali, il martedì e il mercoledì, dalle ore 9 alle ore 13. Speriamo di poter implementare in futuro». Così il direttore del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano.

Le aperture serali straordinarie del venerdì

Un programma caratterizzato anche dalle aperture serali del venerdì che già dalla fine di giugno è stato avviato. Ogni venerdì, fino alla fine di agosto è previsto l’ingresso serale al costo di soli 3 euro.

«Resteremo aperti per tutta l’estate. Abbiamo previsto anche delle aperture serali straordinarie ogni venerdì dalle 20 alle 23. Degustazioni, reading, presentazione di libri, concerti e conferenze e tanto altro. Un programma ricco che proporrà eventi tutti i venerdì nella terrazza del museo». Così prosegue il direttore Fabrizio Sudano.

La notte bianca e l’apertura diurna straordinaria

Nel programma anche la notte bianca programmata per sabato 14 settembre, con orario di apertura dalle 20 alle 24. Anche in questa occasione, il biglietto d’ingresso avrà il costo ridotto di 3 euro. Un evento imperdibile, arricchito da attività e spettacoli unici. Lunedì 5 agosto sarà in programma, invece, l’apertura diurna straordinaria dalle ore 9 alle ore 20 con costo ordinario del biglietto.

Il check up dei Bronzi

Si moltiplicano, dunque, le occasioni per visitare il tesoro per eccellenza del museo reggino, ossia i Bronzi di Riace, al centro di una nuova campagna di manutenzione per monitorarne lo stato di salute e di conservazione.

Nell’ambito di un accordo quadro tra il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e l’Istituto Centrale per il Restauro (Icr), avviata, infatti, una nuova attività di verifica e controllo dello stato di conservazione dei Bronzi di Riace e anche del reperto di Porticello. 

Le funzionarie del MArRC Barbara Fazzari, responsabile del laboratorio di Restauro, e Daniela Costanzo, responsabile dell’ufficio Collezioni, hanno coordinato e curato i rapporti tra il Museo e l’ICR e, insieme al direttore Fabrizio Sudano, stanno seguendo i lavori in sala Bronzi.

«Ad agosto l’attività di check up sarà sospesa. Riprenderà per qualche settimana a settembre. Il 18 settembre avrà luogo la conferenza stampa finale in occasione della quale saranno presentati gli esiti. Ci dicono già che i Bronzi stanno abbastanza bene. Dobbiamo restare costanti nel monitoraggio per farli rimanere più a lungo possibile in queste condizioni ottimali». Così conclude il direttore del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano.

Il restauro a palazzo Campanella

L’ultimo intervento di restauro sui Bronzi di Riace risale agli anni 2009-2013, quando i due capolavori sono stati accolti da palazzo Campanella, sempre su impulso dell’Istituto Centrale per il Restauro e in collaborazione con l’allora Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria. 

Le due statue erano poi rientrate al Museo la notte del 21 dicembre del 2013. In questi anni sono state oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e controlli strumentali da parte dei restauratori e degli archeologi del MArRC. Dal marzo 2023 Museo e Icr  condividono un programma di verifiche, strumentali e visive.

Da aprile a luglio di quest’anno, con una media di due/tre giorni, un gruppo di esperti sono impegnati in indagini autoptiche e diagnostiche sui Bronzi di Riace e di Porticello. L’ultimo sopralluogo avrà luogo dal 16 al 18 settembre.

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