martedì,Maggio 14 2024

Aeroporto Stretto, Enac: «Più di 400mila passeggeri all’anno entro il 2035» – VIDEO

La bozza del piano nazionale adesso in consultazione prevede per il Tito Minniti un aumento di utenti del trasporto aereo fino al 33%

Aeroporto Stretto, Enac: «Più di 400mila passeggeri all’anno entro il 2035» – VIDEO

L’Ente nazionale della Aviazione Civile, nella bozza di Piano nazionale degli Aeroporti, in consultazione fino al prossimo 21 novembre, associa al Tito Minniti di Reggio Calabria un potenziale aumento dei passeggeri nella percentuale compresa tra il 15,6% e il 33,1%.

In termini di cifre rispetto ai poco più di 147 mila registrati nel 2021, il margine di crescita ritenuto possibile per l’aeroporto dello Stretto, secondo Enac, sarà compreso tra un minimo di 422. 373 passeggeri fino a un massimo di 486.167.

Il traffico passeggeri

Un’attesa sostenuta dalla prospettiva illustrata dall’amministratore unico di Sacal Marco Franchini di collegare lo scalo reggino con le principali città italiane.

Già dalla prossima summer season il traffico risentirà dell’aumento dei voli. Con i bandi di gare sulla continuità territoriale di Enac e Ministero, sono attese le nuove tratte verso Torino, Venezia e Bologna, sostenute con le spese di compensazione a carico della Regione a titolo di oneri di servizio pubblico.

«La rete aeroportuale della Calabria comprende i tre scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. I volumi di traffico passeggeri sono stati pari a 3.5 milioni nel 2019. Il principale scalo della Calabria è Lamezia Terme, sostenuto dalla presenza di vettori low-cost e tradizionali», si legge nella bozza del Pna redatta da Enac. Dei 3 milioni e mezzo ascrivibili alla rete territoriale calabrese (tra le tredici individuate nel Paese), quasi 3 milioni sono stati registrati a Lamezia Terme.

Da considerare che trattasi di un volume di traffico precedente alla pandemia e, dunque, per tutti gli scali superiore ad oggi. Nel 2019 il traffico passeggeri a Reggio superava i 365 mila a fronte dei 147 mila nel 2021 e dei 141 mila quest’anno.

La rete nazionale e quelle territoriali

Non solo dati su traffico passeggeri e prospettive di crescita nel documento strategico elaborato da Enac ma anche le innovazioni. La fotografia degli aeroporti sul territorio italiano, con una proiezione di sviluppo che si spinge fino al 2035, rivela pure il ruolo degli scali. Lo stesso piano individua gli aeroporti considerati come nodi essenziali per l’architettura trasportistica, in base al volume di traffico (passeggeri e/o cargo), al livello di connettività e di accessibilità e al contributo alla rete nazionale, come previsto dal codice della Navigazione. Questi scali rientrano nel sistema aeroportuale di interesse nazionale.

Tito Minniti di rilevanza nazionale

L’aeroporto di Reggio Calabria, insieme a quello di Lamezia Terme e di Crotone, rientra tra i 40 aeroporti di interesse nazionale e nella rete territoriale Calabria (una delle tredici in Italia), ma si ferma qui.

Tra i 14 scali di particolare rilevanza strategica, «quali nodi essenziali per l’esercizio delle competenze esclusive dello Stato», in Calabria figura solo quello di Lamezia Terme.

Il collegamento ferroviario incompiuto…

Il piano dedica attenzione all’aspetto dell’intermodalità ferroviaria che fa il paio con la strategia messa in campo dall’ex ministro Enrico Giovannini che nel giugno scorso aveva dato un importante impulso al potenziamento ferroviario con la previsione di nuovi collegamenti e investimenti sui sistemi aeroportuali, da completarsi entro il 2031. Nessun investimento per lo scalo di Reggio Calabria.

Forse perché il Tito Minniti risulta tra i sette aeroporti in Italia, con Roma Fiumicino, Trieste, Ancona, Catania, Palermo e Cagliari, già dotati di collegamenti ferroviari gestiti da Rfi.

Peccato che a Reggio Calabria questo collegamento non sia però diretto con l’aerostazione. Chi arriva necessita di altro mezzo per raggiungere lo scalo. Sarebbe, infatti, necessaria una navetta per raggiungere l’aeroporto dalla fermata del treno. Servizio che risulta però interrotto già da qualche anno e, al momento, senza alcuna ipotesi di riattivazione all’orizzonte.

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