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Reggio, Metrocity cambia strategia: stop ai fondi per aeroporto, si punta sui collegamenti urbani

I fondi sono quelli assegnati dal Ministero nel 2021. Quasi 1 milione a 400mila euro distribuiti tra interventi per il Tito Minniti e il porto di Villa San Giovanni. Adesso a bando solo il potenziamento dell’intermodalità

Reggio, Metrocity cambia strategia: stop ai fondi per aeroporto, si punta sui collegamenti urbani

Era il dicembre del 2021, quando in extremis il consiglio metropolitano di Reggio Calabria si affrettava ad approvare una variazione di bilancio. La necessità era quella di inserire quasi 1 milione e 400mila euro di fondi del ministero delle Infrastrutture e Trasporti (allora ancora Mit e oggi anime) per finanziare due studi fattibilità tecnico-economica. “Realizzazione di una nuova aerostazione ed infrastrutture per il potenziamento e la cooperazione del sistema intermodale dell’area Metropolitana” e “Progettazione della ricollocazione del Porto di Villa San Giovanni e della realizzazione delle infrastrutture per l’intermodalità”.

L’idea progettuale della nuova aerostazione presentata al ministero era quella tracciata dall’imprenditore reggino Pino Falduto.

Un finanziamento che apriva a prospettive nuove in un momento particolarmente buio per lo scalo Tito Minniti. Sacal aveva aperto il 2022 in mano ai privati. Nonostante gli annunci e i fondi dell’emendamento Cannizzaro, inoltre, ancora nessun bando per i lavori di ammodernamento si era concretizzato.

Da allora, per un anno non si sono avute notizie di quei progetti di fattibilità.

I bandi del 2023

Lo scorso gennaio la Suap ha pubblicato i due attesi avvisi, predisposti dal settore Viabilità della Città Metropolitana di Reggio Calabria guidato dal dirigente Lorenzo Benestare. Il quadro è però cambiato dal punto di vista degli interventi. Immutate la distribuzione e le risorse.

Senza nuova aerostazione

Sempre 800 mila, prima destinati al piano di fattibilità tecnico-economica relativo alla “Realizzazione di una nuova aerostazione ed infrastrutture per il potenziamento e la cooperazione del sistema intermodale dell’area Metropolitana”, riguardano adesso solo gli interventi di collegamento dell’area metropolitana con il Tito Minniti. I restanti circa 600mila euro sono destinati a collegare l’area con il porto di Villa san Giovanni.

Solo intermodalità

Fino al 6 marzo c’è tempo per concorrere con progetti di fattibilità tecnico-economica. Il bando, relativo alla “Realizzazione infrastrutture per il potenziamento e la razionalizzazione del sistema intermodale dell’Area Metropolitana di collegamento all’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria”, non contempla più la nuova aerostazione. Prevede solo il potenziamento dei collegamenti tra lo scalo Tito Minniti e l’area metropolitana. L’importo a bando è, infatti, di quasi 480mila euro, con restanti 300mila a disposizione. Con ogni probabilità l’obiettivo della nuova aerostazione, oggi sarebbe entrato in conflitto con i lavori di restyling dell’aerostazione recentemente affidati da Sacal. I lavori ancora da avviare, saranno realizzati con le risorse dell’emendamento Cannizzaro, confluite nel Cis Volare.

Immutato anche l’importo per il porto di Villa San Giovanni dal cui progetto però scompare la progettazione di ricollocazione dell’infrastruttura. L’importo a bando è, infatti, di soli 360mila euro, con 220mila a disposizione. Lo studio di fattibilità riguarda, infatti, la sola “Realizzazione delle infrastrutture e l’intermodalità tra i vari sistemi di mobilità di collegamento al Porto di Villa San Giovanni”.

Uno scenario complessivo che ha risentito dei cambiamenti intervenuti nel corso del 2022 e che adesso punta in modo esclusivo al potenziamento del sistema di mobilità urbana, ritenendo strategici tanto l’aeroporto Tito Minniti quanto il porto di Villa San Giovanni. Gli interventi costituiscono, infatti, parte integrante del Piano Urbano della Mobilità (Pums) della Città Metropolitana reggina, ormai vicino a essere approvato.

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