Rigenerazione urbana e sociale delle periferie: per San Ferdinando, Rosarno e Arghillà quasi 25 milioni di euro e nuove prospettive
Prosegue con passo deciso l’iter per i venti milioni del decreto Caivano bis che concorreranno al superamento delle tendopoli dei migranti. Per Arghillà, recente l’annuncio di 4-5 milioni di euro del piano Sviluppo e Coesione

Dieci milioni di euro per il comune di San Ferdinando e altrettanti per il comune di Rosarno, per un totale di 20 milioni di euro destinati alle due periferie calabresi. Schede progettuali già presentate dalle Amministrazioni. Entro il prossimo 31 marzo la presentazione del decreto per il successivo passaggio in Cdm. I sindaci Luca Gaetano e Pasquale Cutrì sono stati a palazzo Chigi la settimana scorsa per il vertice presieduto dalla premier Giorgia Meloni con riferimento al decreto Caivano bis (nel quadro del piano Periferie) che punta ad applicare lo stesso modello di intervento sinergico, già sperimentato con successo nelle periferie degradate del Napoletano, anche su altre nove periferie italiane. L’investimento complessivo ammonta a 180 milioni di euro.
Con i comuni di San Ferdinando e Rosarno anche quelli di Rozzano (Milano) e Orta Nova (Foggia), e i quartieri di Quarticciolo (Roma), Scampia e Secondigliano (Napoli), San Cristoforo (Catania) e Borgo Nuovo (Palermo).
Buone notizie sono state annunciate, in altra sede, anche per il quartiere periferico reggino di Arghillà, rimasto fuori dal primo decreto Caivano, e per il quale nei giorni scorsi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato un nuovo investimento di 4-5 milioni di euro del fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 per interventi di rigenerazione urbana.
In arrivo, dunque, per San Ferdinando, Rosarno e Arghillà in tutto circa 25 milioni di euro. Per i dettagli su Arghillà si dovrà attendere. Intanto approfondiamo il vertice a palazzo Chigi sul decreto Caivano Bis.
Una sinergia incoraggiante e tempi spediti
«Sono soddisfatto e particolarmente fiducioso. Come ho già avuto modo di affermare – dichiara il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano – molto incoraggiante è la sinergia istituzionale alimentata attorno a queste progettualità. Ci sentiamo davvero meno soli.
Una collaborazione fattiva e concludente rimarcata anche dalla compresenza al tavolo con la premier Meloni, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, del capo Protezione Civile Fabio Ciciliano, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, della ministra dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini, del ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti, del presidente della Regione Roberto Occhiuto, dell’assessora ai Lavori Pubblici e Urbanistica Maria Stefania Caracciolo e della prefetta di Reggio Calabria Clara Vaccaro. Presenti altresì anche l’amministratore delegato di Invitalia, che andrà a gestire a livello centrale tutte le procedure, Bernardo Mattarella, presidente e amministratore delegato di Sport e salute, rispettivamente Marco Mezzaroma e Diego Nepi Molineris.
Dunque – rimarca ancora il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano – questi interventi, finanziati con la quota di 10 milioni di euro che reputo appropriata considerati gli altri territori coinvolti e rispetto alla quale il Governo ha già manifestato disponibilità ad implementare in futuro, sono certo saranno presto realizzati. La finestra temporale si chiude nel 2027 ma il passo è talmente veloce e non escludo ci possa anche anticipare».
Dal Pnrr al decreto Caivano bis
«Noi – spiega il sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano – abbiamo anche deciso di far transitare dallo stanziamento di oltre 4 milioni di euro del Pnrr, per il quale non ci sono i tempi utili, a quello previsto con il decreto Periferie, il finanziamento dell’intervento principale propedeutico al Fattoria sociale. Le interlocuzioni per l’acquisizione del compendio immobiliare “Ex Aulinas” sono già in corso sotto l’egida del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il successivo affidamento avverrà per mezzo di avviso pubblico rivolto a soggetti del terzo settore di comprovata affidabilità, esperienza e radicamento nei mercati agroalimentari di qualità».