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Mediterranea di Reggio, Zimbalatti: «Un’offerta formativa moderna e dinamica per invitare i giovani a restare» – VIDEO

Due nuovi corsi in via di accreditamento, dieci ambiti - Agraria, Architettura, Design, Economia e Giurisprudenza, Ingegneria, Scienze Biologiche, Scienze infermieristiche, Scienze Sportive e Scienze Umane, 27 gli indirizzi e 56 i percorsi di formazione

Mediterranea di Reggio, Zimbalatti: «Un’offerta formativa moderna e dinamica per invitare i giovani a restare» – VIDEO

Torna il consueto appuntamento con la presentazione nella cornice dell’aula magna Antonio Quistelli dell’università Mediterranea di Reggio Calabria l’offerta formativa per l’anno accademico 2024-2025. Ad illustrarla il rettore Giuseppe Zimbalatti con la prorettrice delegata per l’Orientamento, Rossella Marzullo, il direttore generale Antonio Romeo e il prorettore delegato per la Didattica, Antonino Vitetta. La prorettrice vicaria Francesca Fatta ha sottolineato la forte spinta verso l’internazionalizzazione e il Mediterraneo che muove l’ateneo. Ha concluso Isabella Scardino, presidente del Consiglio degli Studenti della Mediterranea.

27 corsi di studi e 56 percorsi formativi

Gli ambiti crescono e arrivano a dieci: Agraria, Architettura, Design, Economia e Giurisprudenza, Ingegneria, Scienze biologiche, Scienze infermieristiche, Scienze Sportive e Scienze Umane. I corsi di laurea salgono a 27 (13 corsi di laurea triennale di cui tre inter-ateneo con l’università Magna Grecia di Catanzaro, 11 corsi di laurea magistrale biennale con 1 inter-ateneo e 3 di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico. Complessivamente si profilano 56 percorsi formativi di primo e secondo livello.

Cinque dipartimenti e il post-laurea

L’offerta è erogata dai cinque Dipartimenti: Patrimonio, Architettura e Urbanistica (Pau), Architettura e Territorio (Darte), Giurisprudenza Economia e Scienze umane (Digies), Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali (Dceam), Ingegneria dell’Informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia Sostenibile (Diies). Quest’ultimo, riconosciuto nel 2022 quale dipartimento di eccellenza 2023-2027 da parte del ministero dell’Università e della Ricerca, agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca Anvur.

La nuova offerta formativa si completa con numerosi percorsi di formazione post laurea. Tra questi 5 corsi di Dottorato di Ricerca e 5 Master nelle varie aree. Presenti inoltre la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali e il corso di Formazione per il conseguimento delle Specializzazioni per le Attività di Sostegno Didattico agli Alunni con Disabilità (Tfa). Numerosi i servizi e i contributi erogati dall’ateneo.

1400 matricole e 7000 studenti: dati in crescita

«Ci sentiamo motivati dai recentissimi dati pubblicati da Almalaurea – ha spiegato il rettore Giuseppe Zimbalatti – secondo i quali oltre il 90% dei nostri laureati è soddisfatto di aver svolto il proprio percorso universitario presso la Mediterranea. Un’altissima percentuale rifarebbe il proprio percorso universitario. E ancora un’altissima percentuale di questi giovani svolge periodi di tirocinio presso aziende e istituzioni sul territorio, in genere con una media di tempo superiore a quella nazionale.

Così ci presentiamo anche per il prossimo anno accademico con una offerta formativa in crescita. Moderna e al passo con le esigenze culturali del territorio e con il mercato del lavoro, la nostra offerta è sempre dinamica. Quest’anno introduciamo il corso di Ingegneria meccanica, fortemente sollecitata dal territorio. Nella nostra provincia ci sono degli stabilimenti metalmeccanici molto importanti per cui abbiamo accolto questo stimolo con lo stesso entusiasmo con cui ci rivolgiamo al mondo dello sport. Nel corso di Ingegneria Civile abbiamo anche inserito la lingua inglese.

Il diritto allo studio per essere tale deve poter essere esercitato anche nel luogo in cui si nasce, garantendo la piena libertà di scelta. Oggi contiamo circa 7 mila studentesse e studenti ai quali siamo impegnati anche a offrire orientamento e servizi. I nuovi iscritti sono arrivati a 1400 e ogni anno crescono, nonostante la dispersione scolastica, la perdita di decine di residenti ogni anno, e nonostante la percentuale più alta d’Italia di giovani che non studia e non lavora. Tutto ciò motiva e sprona tutta la comunità accademica a fare sempre meglio». Così il rettore dell’università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.

«Siamo noi il futuro che merita una riflessione»

«Lo slogan Futuro scelto per accompagnare questa presentazione descrive perfettamente lo spirito con cui la Mediterranea attende le matricole e accompagna gli studenti a popolare quel futuro.

Io sono una studentessa di ritorno. Provengo da un’altra università e ho scelto di trasferirmi in questo ateneo perché i corsi e i servizi offerti mi hanno convinta che fosse la scelta giusta. Non solo lo rifarei ma lo consiglio a tutti». Così la presidente del Consiglio degli Studenti della Mediterranea, Isabella Scardino.

Dati in crescita: rispetto a 6 anni fa offerta quasi raddoppiata

«La nostra offerta formativa è in crescita. Quest’anno – spiega Antonino Vitetta protettore delegato per la Didattica – siamo in valutazione per due corsi e speriamo di aver esito positivo. Si tratta dei corsi di laurea di durata triennale in Ingegneria meccanica nell’area di Ingegneria industriale e di Scienze motorie e Diritto dello spor tnell’area delle Scienze motorie. Rispetto a sei anni fa, abbiamo sostanzialmente un numero raddoppiato dei percorsi curriculari. Inoltre abbiamo l’80% dell’offerta formativa che è completamente di nuova istituzione attivazione o con modifiche di ordinamento. Segno che tale offerta rispecchia sempre di più le esigenze del territorio.

Una innovazione testimoniata anche dalla crescita costante del numero di iscritti nella Mediterranea Dunque l’ateneo viene scelto in un’area meridionale dove questi numeri non sono in crescita ovunque. Uno degli indicatori fondamentali che valutiamo è il numero di laureati in corso o massimo con un anno fuori corso. Siamo in sostanza nella media nazionale con un numero che è cresciuto rispetto a 5 – 6 anni fa».

Il polo penitenziario e l’Erasmus italiano

«Restiamo anche un ateneo inclusivo con agevolazioni per studenti in difficoltà, familiari di vittime delle mafie e del terrorismo, studenti detenuti. Inoltre portiamo avanti anche il polo penitenziario e registriamo una crescita importante relativamente all’evento prototipale con l’Università di Bergamo. Cresce lo scambio di studenti nell’ambito del cosiddetto Erasmus italiano per conseguire crediti formative in altre università italiane. È stata emanata una legge nazionale che formalizza la possibilità di affrontare questi studi fuori sede in seguito a convenzione in atto con altre università italiane. Speriamo, pertanto di ampliare questa offerta e quindi fare altri accordi con altre università, consolidando l’accordo con l’università di Bergamo». Così Antonino Vitetta protettore delegato per la Didattica.

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