La commissione parlamentare Periferie torna Reggio e rilancia i soliti buoni propositi per Arghillà – VIDEO
Al centro dell'approfondimento anche il quartiere di Ciccarello e il rione Marconi ma, nonostante le problematiche anche di stringente attualità, si resta fermi ai buoni propositi

«La commissione seguirà con grande attenzione la questione relativa alla riapertura del presidio fisso della Polizia di Stato ad Arghillà nord. Nelle prossime settimane verrà in audizione in commissione anche il ministro Piantedosi e con lui parleremo anche di questo».
Questa l’indicazione concreta riferita dal presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle Periferie, Alessandro Battilocchio, che con una delegazione composta dai parlamentari Antonino Iaria, Andrea De Maria e Vito De Palma, è tornato a distanza di poco più di un anno a Reggio Calabria, rilanciando ancora una volta la necessità di ripristinare ordine e legalità in quartieri critici come Modena Ciccarello, Rione Marconi, con un focus specifico su Arghillà. La commissione stamane ha audito in prefettura le istituzioni territoriali e, accompagnata dal deputato Francesco Cannizzaro, nel pomeriggio ha incontrato la stampa prima di eseguire i suoi sopralluoghi dei quartieri cittadini al centro di questa due giorni di visite. Domani farà tappa a Gioia Tauro.
Fermi ai buoni propositi…
Confermata l’attenzione dello Stato ma viste le ataviche problematiche legate all’anagrafe degli alloggi popolari e ai controlli da eseguire sul territorio per arginare illegalità anche ambientali, alle quali non si riesce evidentemente a fare fronte, attesa era l’indicazione di misure concrete straordinarie per intervenire su questi specifici aspetti. Anche alla luce dell’intesa collaborativa in materia di sicurezza urbana tra Prefettura, Comune e Città Metropolitana di Reggio.
Invece, nonostante stringenti problematiche sul territorio (proprio ad Arghillà ieri l’ennesimo rogo di rifiuti ha flagellato la zona e sul comparto 6 da settimane incombe un’ordinanza di sgombero degli alloggi popolari inagibili e abusivamente occupati per le oltre 50 famiglie rimaste), si resta fermi ancora ai buoni propositi.
«Reggio Calabria è la 12ª città metropolitana che visitiamo. Registriamo – ha sottolineato il presidente della commissione Battilocchio – una grandissima sinergia istituzionale e al contempo anche la richieste forte e unanime di attenzionare i quartieri critici e in particolare Arghillà dove le illegalità sono diffuse e molto legate alle occupazioni abusive degli alloggi, al mercimonio di abitazioni e alla varie irregolarità che ne discendono. Tutto ciò rappresenta una spirale che c’è la volontà di spezzare per riportare la legalità. Restano molti segnali di forte preoccupazione ai quali presteremo la massima attenzione. Sono in corso azioni importanti di censimento e controllo che seguiremo come seguiremo con grande attenzione questo patto di comunità lanciato dalla prefettura. Il nostro impegno va nella direzione di interventi che siano continui e sostenibili».
«Vigileremo sui progetti che saranno messi in campo e manterremo, anche con iniziative come questa, alta l’attenzione su Arghillà e sulle periferie, nella consapevolezza che da queste relazioni e da questa attività di audizione nascono le basi per buone prassi da mettere in pratica in tutto il Paese». Questo è stato ribadito dal presidente Alessandro Battilocchio e dai componenti della delegazione della commissione Antonino Iaria, Andrea De Maria e Vito De Palma.
La proposta di una task force
Buoni propositi anche con riferimento ai cinque milioni di euro annunciati dal ministro Piantedosi nei mesi scorsi e destinati a interventi (ancora vaghi nel contenuto) su Arghillà e sulla cui programmazione ancora nulla si conosce.
«I 5 milioni di euro annunciati dal ministro Piantedosi costituiscono solo un primo segnale da parte del Governo. Chiaramente non bastano. Servono risorse ma soprattutto serve la capacità di saper mettere a terra queste risorse. Arghillà è al centro dell’agenda di governo, e sono grato alla commissione e al suo presidente di essere tornati a Reggio, e questo è un risultato importante ma occorre fare di più, immaginando magari l’istituzione di una commissione, una task force, perché da soli non ce la si può fare», ha sottolineato il deputato Francesco Cannizzaro.
Il nodo delle occupazioni abusiva di alloggi popolari
Le occupazioni abusive degli alloggi popolari restano uno dei punti critici centrali. Audita anche l’Aterp, Azienda territoriale di Edilizia Residenziale Pubblica con funzioni ausiliarie alla Regione Calabria.
«Abbiamo illustrato alla commissione le difficoltà che abbiamo essendo noi gestori con risorse economiche provenienti dallo Stato o dalla Regione. Siamo, pertanto, molto limitati in questo senso. Abbiamo un patrimonio importante e cercheremo di fare di tutto per riqualificarlo e per mettere a reddito il maggior numero possibile di alloggi che, purtroppo oggi ci risultano occupati abusivamente. Aterp in questo momento sta facendo una ricognizione su tutto il territorio. Quindi il dato è parziale. Quello che ho potuto al momento fornire alla commissione oggi è relativo a un 10% su un totale di 4000 alloggi popolari che nel comune di Reggio Calabria ci risulta occupato. Un dato abbastanza serio». È quanto ha riferito Maria Carmela Iannini, commissaria straordinaria Aterp.
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