Il procuratore e segretario di Magistratura Democratica e l’ex togato Luca Palamara si sono confrontati, tra tensioni personali e riflessioni sul referendum di primavera. Al centro del dibattito, la riforma del Csm, il ruolo dei magistrati e il rischio di una giustizia sotto controllo politico
In diverse piazze italiane, e in Calabria a Reggio, i lavoratori impiegati nei tribunali e nelle Procure, hanno consegnato un documento ai rappresentanti del governo. «Finora stanziate risorse per metà del personale, la Fi nanziaria – dicono – si occupi di lavoro e non di armi e di morte»
La presidente di sezione del Tribunale di Reggio Calabria ha ribadito come «La riforma non risolve i problemi della giustizia, non accorcia i tempi dei processi, non affronta i problemi delle carenze di organico, delle carenze informatiche, dei carichi di lavoro, delle carceri sovraffollate. Sono questi i temi che andrebbero affrontati con urgenza»
Ha parlato ai giovani francamente e senza nascondere nulla ha evidenziato come viviamo in un «Governo della paura che crea nemici immaginari orientando le nostre decisioni tramite algoritmi gestiti da pochi»
Il consigliere ribadisce come per il Governo l’obiettivo sia quello di «indebolire la magistratura nell’ottica di un nuovo equilibrio dei poteri costituzionali»
Via dall’aula all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Il comitato direttivo dell’Anm ha deliberato l’abbandono della cerimonia nel momento in cui prenderà la parola il ministro Nordio
Le consigliere di centrodestra del Csm hanno puntato l'indice su alcune affermazioni del segretario di Magistratura democratica, rilasciate anche alla nostra testata
L’amica percepiva 10mila euro mensili da un incarico ricevuto dalla Castriota. Una quota doveva andare al giudice che diceva: «Se puoi arrivare a 3mila, mi tolgo qualche sfizio». Intanto il magistrato ha respinto ogni addebito
Sarà presentato martedì prossimo il progetto che coinvolge i minori in carico dei servizi di Giustizia Minorile e degli uffici dei servizi sociali per i minorenni