Dal lungomare di Reggio Calabria, lo sguardo si perde tra curve silenziose e riflessi dorati, mentre l’Etna si accende nel rosso vivo di un tramonto che sembra fuoco e poesia
Un tramonto infuocato accompagna l’ingresso a Reggio Calabria, mentre l’Etna veglia in lontananza: un incontro silenzioso tra cielo, strada e meraviglia
"Tienimi per mano al tramonto, quando il giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle.
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto. Tienimi per mano, portami dove il tempo non esiste".
(Hermann Hesse)
“Sono un poeta/
un grido unanime/
sono un grumo di sogni/
Sono un frutto/
d’innumerevoli contrasti/ d’innesti/
maturato in una serra/
Ma il tuo popolo è portato/
dalla stessa terra/
che mi porta/
Italia/
E in questa uniforme/
di tuo soldato/
mi riposo/
come fosse la culla/
di mio padre.”
(tratta da "Italia" di Giuseppe Ungaretti)
"Ti darei gli occhi miei per vedere ciò che non vedi, l'energia, l'allegria per strapparti ancora sorrisi. Dirti sì, sempre sì e riuscire a farti volare, dove vuoi, dove sai senza più quel peso sul cuore" (Renato Zero, "Nei giardini che nessuno sa" - 1994)
Non bisogna perdersi entrando
in una porta girevole,
ma diffidare di tutti i riflessi,
e non credere a qualcosa solo perché
l’immagine sembra vera.
(Amalia Bautista)